USA, eseguito con successo trapianto di pene: è il secondo al mondo

E' stato effettuato con successo il secondo trapianto di pene al mondo. L'operazione è stata condotta presso un ospedale del Massachusetts, ed il paziente 64enne era affetto da cancro.

USA, eseguito con successo trapianto di pene: è il secondo al mondo

Il trapianto di pene oggi è realtà, ed a scrivere questa nuova pagina della medicina statunitense sono stati i chirurgi del Massachusetts General Hospital, operando con successo un uomo di 64 anni. Il paziente aveva perso il pene a causa di una forma di cancro particolarmente aggressiva, e da allora aveva sempre manifestato molta sofferenza per la sua menomazione.

Thomas Manning, questo il nome dell’uomo, non si è però rassegnato a vivere il resto della sua vita senza l’organo riproduttore, ed ha pertanto deciso di sottoporsi ad un delicato intervento di trapianto di pene per tornare a vivere normalmente.

Voglio tornare ad essere l’uomo che ero un tempo” ha poi spiegato lo stesso Manning al New York Times, dopo che l’operazione è andata a buon fine. Il decorso sarà tuttavia estremamente lungo, sia per l’età del paziente, sia perché l’intervento in sé è di natura molto delicata, e non è ancora chiaro fino a che punto il nuovo organo di Thomas possa restituirgli appieno tutte le funzionalità garantite da quello perso a causa del cancro.

Tuttavia i medici che hanno operato il 64enne si sono detti ottimisti riguardo alla sua possibilità di poter tornare a urinare normalmente, e persino di riprendere un’attività sessuale da potersi ritenere soddisfacente. Ma il miglioramento più grande, per Thomas, sarà con ogni probabilità relativo alle sue condizioni psicologiche.

L’uomo rimase infatti devastato quando, nel 2012, il suo pene – ormai completamente invaso dal cancro – gli venne amputato. Da allora non si era mai più sentito pienamente sé stesso, fatto questo testimoniato dallo stesso 64enne nel corso di un’intervista telefonica.

Quando è stato interrogato in merito al motivo che l’aveva spinto a candidarsi per un’operazione sperimentale così rischiosa, Manning ha infatti replicato in maniera straordinariamente chiara e concisa: “Perché hanno tagliato via il mio pene. Molto semplice. Molto, molto semplice“.

Il pieno successo dell’operazione è stato reso possibile anche dal fatto che, all’epoca dell’amputazione del pene, l’intervento chirurgico non aveva rimosso nervi e vasi sanguigni. “Oggi inizia un nuovo capitolo – ha spiegato Thomas Manningpieno di speranza personale, e per tutti gli altri che hanno subito lesioni genitali“.

Il trapianto di pene è un’operazione incredibilmente complessa, e Thomas è stato il primo paziente sul quale i medici sono riusciti ad intervenire con successo in tutti gli Stati Uniti d’America – nonché il secondo nel mondo intero.

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