Ho visitato la Sig.ra Natalina già due volte negli ultimi quindici giorni, una volta a casa a causa dell’influenza e un’altra in ambulatorio dove è giunta durante la convalescenza per una tosse che non voleva passare. Per questo motivo vederla di nuovo mi sorprende un po’, ma poi mi dice il motivo per cui è venuta e provvedo a rassicurarla.
“Dottoressa, questa tosse proprio non vuole passare! Stanotte l’ho fatta tutta in bianco! Avrò la polmonite?”
Prima di dire qualsiasi cosa, provvedo ad auscultarle i polmoni e i bronchi e naturalmente non riscontro alcun segno di broncopolmonite né altri segni preoccupanti. Poi le guardo la gola e la trovo leggermente arrossata. Il tutto, naturalmente, mentre la tosse si fa sentire sempre di più e assume i contorni di un vero e proprio tormento per la signora che a tratti non riesce nemmeno a parlare.
La rassicuro sul fatto che non ci sono segni che inducono a preoccuparsi ma la signora insiste sul fatto che è molto preoccupata e vorrebbe che le prescrivessi degli antibiotici. Nei primi inverni della mia professione lo facevo, ma col tempo ho imparato che i pazienti continuavano a venire più e più volte senza che si risolvesse il problema.
Allora ho capito che i virus influenzali provocano delle vere e proprie lesioni sulla mucosa della trachea che causano un continuo stimolo a tossire senza che peraltro la tosse dia sollievo. Anzi, la tosse stessa diventa un motivo di irritazione ulteriore delle mucose e quindi si crea il paradosso che più il paziente tossisce più aumenta lo stimolo alla tosse stessa. Spiego tutto questo alla paziente che, pur non sembrando del tutto convinta, lascia il mio ambulatorio fiduciosa nel rimedio che le ho prescritto.
Il rimedio per questo tipo di tosse, secca, incessante, che peggiora di notte e che non presenta segni di bronchite o polmonite all’esame obiettivo è semplicemente… la sedazione! In genere è sufficiente prescrivere un sedativo della tosse e mantenerlo per almeno sette giorni e il paziente smetterà di tossire proprio perché viene meno lo stimolo e l’irritazione. Se, invece, questo rimedio non basta è necessario eseguire una spirometria (un esame del respiro) perché molto spesso una tosse secca che non passa e che non si calma con un sedativo, è un segno di asma ai primi stadi. E, in questo caso, è necessario procedere ad una terapia specifica.
E la Signora Natalina? L’ho rivista dopo due mesi, è venuta per la prescrizione dei soliti esami di routine!