Una sola dose di vaccino ai guariti dal Covid: la protezione degli anticorpi dura un anno

Chi guarisce dal Covid, potendo beneficiare di una copertura immunitaria di circa un anno, non sarebbe costretto a sottoporsi alla seconda dose di vaccino. Ad esserne convinto è Massimo Andreoni, direttore di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma.

Una sola dose di vaccino ai guariti dal Covid: la protezione degli anticorpi dura un anno

Se nei soggetti guariti dal Covid-19 la copertura immunitaria dura circa un anno dall’avvenuta guarigione, a questo punto è corretto sostenere che per questa categoria sia sufficiente somministrare una sola dose di vaccino

A condividere questa tesi è Massimo Andreoni, direttore di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Tenendo conto del caos che regna sul tema, il professore ha ribadito che sia opportuno seguire la circolare ministeriale che prevede una sola dose di vaccino per coloro che hanno sconfitto l’infezione. Al momento infatti, non tutti gli hub vaccinali si attengono a questa disposizione, determinando non poca confusione tra pazienti e addetti ai lavori.

Come da lui stesso precisato, “ritengo giusto che il soggetto che ha avuto l’infezione da Sars-CoV-2 debba fare un’unica dose di vaccino”. Scopo della prima dose rimane quella di preparare l’immunità, consolidata poi attraverso il secondo richiamo. In questo contesto, chi è stato contagiato di fatto è come se fosse stato sottoposto alla prima dose attraverso la quale l’organismo impara a conoscere il virus.

Di conseguenza, nel caso di chi abbia sconfitto la malattia – una categoria che in Italia conta oltre 4 milioni di persone – “la prima dose fa direttamente da richiamo, stimolando ulteriormente l’immunità e la produzione di anticorpi e cellule immunitarie specifiche contro il virus”. In linea di massima, la seconda somministrazione sarebbe quindi praticabile anche a distanza di sei mesi. Per fugare ogni dubbio, sarebbe utile sottoporre il paziente ad un test sierologico volto a identificare il numero di anticorpi. Se fossero presenti in quantità sufficiente, non sorgerebbe la necessità della seconda dose.

Come precisato dalla circolare della Direzione generale della prevenzione del ministero della Salute, l’unica dose non è però applicabile ai soggetti che pur essendo guariti, si trovano in condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria, a trattamenti farmacologici. In tutti gli altri casi si può procedere ad una sola dose, a patto che la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro e non oltre i 6 mesi dalla stessa.

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