UE: cittadini consumano soia, ma non lo sanno. Ecco perché

Il consumo di soia di un cittadino medio UE è di 61 chili all'anno, ma il 93% la assumiamo per via indiretta, a causa della sua presenza nei mangimi degli animali che finiscono poi sulle nostre tavole. Ecco in che modo, ed in quali quantità

UE: cittadini consumano soia, ma non lo sanno. Ecco perché

Alla soia sono attribuite molte proprietà benefiche: è ricca di proteine, aiuta a contrastare la caduta dei capelli, riduce il colesterolo ed attenua i disturbi della menopausa, accelerando il metabolismo, riducendo l’osteoporosi e rinforzando le unghie. Inoltre, contrasta le rughe ed aiuta nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. Insomma, la soia può fare veramente moltissime cose, ma il nascondersi all’interno degli altri alimenti è una qualità che non le era ancora stata riconosciuta. Quantomeno, fino ad oggi.

Uno studio commissionato dal WWF ha infatti analizzato il consumo di soia tra i cittadini dell’Unione Europea, evidenziando un dato apparentemente incomprensibile: un cittadino europeo consuma in media 61 chili di soia all’anno. Eppure, molti di loro non hanno mai comprato un barattolo di soia, o a malapena si degnano di considerarla quando organizzano una cena in un qualche ristorante asiatico, dando comunque la preferenza ad altre pietanze. Com’è dunque possibile che il consumo medio sia così alto?

La vicenda è presto spiegata: di quei 61 chili, il 93% sarebbe assunto dagli europei inconsapevolmente. La soia in questione sarebbe infatti nascosta all’interno di altri alimenti, a causa della sua presenza nei mangimi degli animali che poi vengono destinati alle tavole dei cittadini UE. Dunque, l’assunzione di soia avviene per via indiretta. Un dato che dà nuovo valore alla famosa locuzione: “Sei ciò che mangi”. Forse non sarà del tutto vero, ma di certo, volendo correggere il detto: “mangi ciò che ha mangiato ciò che mangi” verrebbe da dire (perdonate la cacofonica simploche).

Tra gli alimenti più interessati dal fenomeno della “soia ninja” ci sono pollo (109 grammi ogni 100 grammi di prodotto, praticamente più della metà del pollo in realtà è “soia cammuffata”), uova (35 grammi ogni 55 grammi), salmone (59 grammi ogni 100 grammi), braciole di maiale (51 grammi ogni 100 grammi) hamburger (46 grammi ogni 100 grammi) e formaggi (in media 25 grammi ogni 100 grammi). Per capire quanta soia è presente in ogni alimento, è possibile consultare il sito https://hiddensoy.panda.org.

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