Tumori: team italiano scopre il gene che frena le difese immunitarie

Uno studio italiano ha scoperto la presenza di un gene che blocca le difese immunitarie, permettendo ai tumori di proliferare indisturbati. Inibire l’attività di questo gene impedirebbe l’espansione della malattia.

Tumori: team italiano scopre il gene che frena le difese immunitarie

Come mai il nostro sistema immunitario si attiva efficacemente contro un raffreddore, ma nulla può contro una minaccia ben più grave come quella rappresentata da un tumore? Se a lungo si è rimasti senza una risposta, ora la scienza sembra essere in grado di poter dare una prima spiegazione. Il responsabile sarebbe IL-1R8, un gene scoperto da un team di studio coordinato e diretto da Humanitas di Milano e sostenuto dall’Airc, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Le loro ricerche pubblicate sulla rivista Nature sono arrivate a concludere che tale gene altro non sarebbe che un freno al corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. In altre parole il gene IL-1R8 paralizza le difese, permettendo al tumore di espandersi agevolmente. È quindi evidente che agire su questo gene “traditore” permetterebbe di riattivare le barriere che inibiscono la proliferazione del cancro.

Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas nonché immunologo vincitore del premio europeo di oncologia 2016, ha descritto la situazione equiparando il corpo umano ad un’auto. “Il nostro sistema di difesa è un po’ come una straordinaria automobile, capace di viaggiare ad elevata velocità. Per funzionare bene e non andare fuori strada, ha bisogno di acceleratori che la fanno partire e correre, ma anche di freni che le consentono di rallentare e, quando è il caso, fermarsi”. Ma come ricordato dallo stesso Mantovani, “a volte è il tumore stesso ad utilizzare questi freni a suo vantaggio, in modo arbitrario, per bloccare le nostre difese e crescere indisturbato”.

Nello specifico esistono delle cellule di difesa presenti in sedi specifiche come fegato e polmoni che vengono chiamate Natural Killer. Rimuovendo il freno, tali cellule si riattivano distruggendo tumori e metastasi.

Di fatto il gene che spalanca le porte ai tumori è conosciuto da quasi 20 anni, ma solo oggi si è riuscito a comprenderne il reale funzionamento. Grazie a questa scoperta si compie un ulteriore passo verso la sconfitta di un male che solo pochi anni fa veniva considerato incurabile. Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio sul IL-1R8, inibirne il funzionamento garantirebbe notevoli progressi soprattutto contro le metastasi al polmone e al fegato.

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