Tumori in Italia: ogni giorno mille nuovi casi

Presentato al Ministero della Salute l’ultimo rapporto ufficiale che aggiorna i numeri dell’universo cancro in Italia. Aumentano del 4,3% i casi di tumori tra le donne, mentre diminuiscono del 2,5% tra gli uomini.

Tumori in Italia: ogni giorno mille nuovi casi

Giunge alla sua sesta edizione il censimento ufficiale che descrive l’attuale “universo-cancro” nel nostro Paese. I dati presentati martedì 27 settembre all’auditorium del Ministero della Salute sono ora consultabili in un volume intitolato “I numeri del cancro in Italia 2016”. Alla stesura hanno collaborato l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM).

Ma quali sono i dati più rilevanti emersi con l’ultimo rapporto? Rispetto al 2015, la tendenza in essere con l’anno in corso evidenzia un aumento di nuovi casi tra le donne ed una contestuale diminuzione tra gli uomini. Le cifre non lasciano spazio a dubbi: nel primo caso l’incremento è pari al +4,3%, nel secondo caso la riduzione si attesta al -2,5%. A detta degli esperti la crescita “al femminile” sarebbe da ricondurre anche all’estensione della fascia di screening mammografico in alcune regioni del nostro Paese; questo avrebbe permesso di individuare nuovi casi anche nel range di età compresa tra i 45 e i 49 anni.

Anche nel 2016 – dei 365.800 nuovi casi di tumori che verranno diagnosticati in Italia – la neoplasia più frequente si confermerà quella al colon-retto, seguita da quella al seno, al polmone, alla prostata ed infine alla vescica. Tra le donne prevale il cancro al seno, che rappresenta il 30% del dato complessivo, mentre per gli uomini la neoplasia più spesso diagnosticata è quella alla prostata che raggiunge il 19% del totale. In entrambi i casi la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi sfiora il 90%.

A livello nazionale, al Nord ci si ammala di più, in quanto gli stili di vita, le abitudini alimentari ed una minore esposizione a fattori come fumo ed inquinamento preservano maggiormente la salute degli abitanti del Mezzogiorno.

Nel confronto con l’Europa il Belpaese di certo non sfigura, in quanto dimostra di poter garantire un livello di cure simili se non addirittura superiore. Il dato deve essere accolto positivamente, soprattutto se il confronto viene fatto con i Paesi del Nord Europa, storicamente molto progrediti per quanto riguarda il livello di efficienza sia sociale che sanitaria.

Da questo censimento si ricava quindi l’immagine di un Paese dove ogni giorno sono mille le persone che scoprono di essere colpite da una forma di tumore. Statisticamente un italiano su venti ha dovuto confrontarsi con una neoplasia. Fortunatamente al giorno d’oggi la medicina è in grado di affrontare con maggior efficacia quello che solo qualche decennio fa sembrava essere una condanna senza via di scampo. A supporto di questo assunto, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha ribadito che quello che qualche anno fa veniva spesso definito “male incurabile”, attualmente assume sempre più l’aspetto di una “malattia cronica” con la quale si può convivere e da cui si può anche guarire.

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