Arrivano aggiornamenti per quanto riguarda lo studio Sentieri, in coordinazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Stando a quanto riportato dai dati, vivere un città, o località in cui c’è un alto tasso di Inquinamento, aumenterebbe il numero di casi di tumore maligno del 9% per età comprese tra 0 e 24 anni.
Se si considerano due coetanei provenienti da due luoghi diversi, risulterà che colui che vive in zone più pure ha una minor probabilità di beccare un tumore, a parità di condizioni genetiche.
Tumore maligno: le persone più a rischio
Ivano Iavarone, primo ricercatore Iss e direttore dell’OMS Ambiente fa sapere che l’eccesso di incidenza riguarda anche ragazzi con età compresa tra i venti e i ventinove anni. Di questi giovani, una differenza di tasso di inquinamento porta, ad esempio, ad un aumento del 36% per quanto riguarda il tumore ai testicoli, o il 66% per le leucemie.Insomma, vivere in un ambiente pulito sembra davvero essere di vitale importanza. Solo nel primo anno di vita, l’incidenza è del 3% rispetto ad un ambiente sano. Addirittura, nonostante sia un materiale palesemente vietato, nelle zone in cui c’è amianto, o anche delle comuni industrie siderurgiche, c’è un tasso di mortalità maggiore del 5%.
I dati pubblicati con l’ultimo aggiornamento di Sentieri, non fanno altro che confermare quello che si pensava già da tempo: l’inquinamento può nuocere gravemente alla salute dei cittadini. E poiché questi dati continuano ad essere confermati, significa che ci sono delle zone in cui non ci sono state delle migliorie in termini di aria incontaminata.
Tra le 360 pagine dello studio Sentieri, è riportato che c’è anche una differenza tra uomini e donne: nel primo caso, i tumori maligni hanno un tasso di incidenza del 3%, mentre nelle donne solo del 2%.Sono già in analisi dei piani ideati per ridurre l’inquinamento il più possibile. Ad esempio, in Piemonte, l’obiettivo è quello di eliminare completamente le auto a diesel entro il 2025. Con le stesse tempistiche, anche i governi degli altri Paesi, europei e non, stanno prendendo precauzioni con questo tipo di motorizzazione.
Infatti, sempre più case automobilistiche, ad esempio, stanno portando sul mercato le auto elettriche, con il compito di poter garantire una mobilità a zero emissioni.Il problema delle energie rinnovabili, mai come questi ultimi anni, è molto sentito. Anche dal punto di vista edilizio si studiano delle alternative, come ad esempio dei sistemi di riscaldamento che sfruttano il sole, ma che sono diversi dai classici pannelli fotovoltaici. Vedremo nei prossimi anni cosa riusciranno a tirare fuori gli ingegneri, e i ministri con le varie proposte.