Tumore, lo studio degli scienziati dell’Istituto europeo di Oncologia: "Non ci si ammala di cancro per sfortuna"

La collaborazione tra l'Università di Milano e l'Università Federico II di Napoli ha portato a fare delle valutazioni importanti in merito alle cause che provocano il tumore.

Tumore, lo studio degli scienziati dell’Istituto europeo di Oncologia: "Non ci si ammala di cancro per sfortuna"

Sono arrivate delle novità importanti grazie agli studi effettuati dagli scienziati dell’istituto europeo di Oncologia che ha pubblicato dei risulti che invitano a fare delle riflessioni. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Genetics dove si è evidenziato che non ci si ammala di cancro per caso o per sfortuna.

Questa è la conclusione alla quale sono giunti gli studiosi: i ricercatori sono stati guidati da Piergiuseppe Pelicci, professore di patologia generale all’Università di Milano e Gaetano Dellino, ricercatore di Patologia generale dell’università di Milano. Non si può dimenticare la collaborazione fondamentale del gruppo guidato da Mario Nicodemi, professore all’università di Napoli Federico II; si è scoperto che le traslocazioni cromosomiche non avvengono per caso nel genoma ma hanno un’unica causa dovuta all’ambiente esterno alla cellula.

Si contrappongono due scuole di pensiero

Dunque, a differenza di studi precedenti, sembrerebbe che di tumore non ci si ammali per sfortuna ma è un argomento che crea molta discussione. Il professor Pelicci ha dato delle spiegazioni in merito alla frequenza del tumore di cui si ammala un uomo su due e una donna su tre.

Sono nate due scuole di pensiero: la prima vuole che la causa principale sia dovuta all’ambiente nel quale viviamo e al nostro stile di vita, a cui si contrappone un’altra tesi secondo la quale l’origine è da attribuire alla casualità e di conseguenza alla sfortuna. Una delle certezze è legata ai fattori che provocano il cancro, come fumo, alcol, obesità, inattività fisica, eccessiva esposizione al sole e una dieta ad alto contenuto di zuccheri e carni rosse, e a basso contenuto di frutta, legumi e vegetali.

Pelicci ha continuato dicendo che, se venissero eliminati tutti questi fattori, si potrebbe prevenire il 40% dei tumori. Infine, il professore ha concluso dicendo che un pianeta più pulito e ambienti di lavoro più sani possono far bene alla salute. Conclude dicendo che, qualora ci fossero fondi sufficienti per la ricerca, la comunità scientifica lavorerà sull’altro 60%.

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