Tumore e malnutrizione: la dieta salva la vita

L' appello è stato lanciato dall'associazione dei pazienti del tumore allo stomaco. Occorre rispettare le linee guida in merito all'assistenza specialistica.

Tumore e malnutrizione: la dieta salva la vita

La dieta è in grado di salvare la vita di milioni di persone vittime di tumore. E’ necessario un esperto in nutrizione clinica sia all’interno degli istituti ospedalieri, sia sui territori, in maniera tale da affrontare al meglio la questione del cibo, che per tutti coloro che sono stati operati da tumore allo stomaco (e anche prima dell’intervento) è fondamentale, al punto da compromettere le cure e diversi anni di vita.

Ad onore del vero, ciò è già previsto dalle linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali dei pazienti oncologici, approvate in Conferenza Stato Regioni e a chiederlo e’ l’Associazione Vivere senza stomaco, in un seminario di studi incentrato sul tema della nutrizione tenutosi a Roma.

La dieta salva la vita dal tumore

La malnutrizione in diverse circostanze è una realtà, con circa 4 pazienti su 10 che sono troppo debilitati persino per completare il ciclo di cura, come la chemioterapia. “Vivere senza stomaco comporta vivere con danni metabolici decisamente molto importanti, malnutrizione, vitamina b12, ferro, folina carenti. Quando usciamo dalla chirurgia siamo abbastanza lasciati soli. Ci viene detto di frequente ‘Mangi poco e spesso’ ed è un’equazione che non è corretta”, ha chiarito la Presidente dell’associazione Claudia Santangelo che ha subìto la gastrectomia totale dieci anni fa. 

Dieta ricca di fibre e verdure e povera di carne, soprattutto alla brace, attività fisica, niente fumo e alcol: sono questi i consigli che gli oncologi Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione Aiom diffondono da diversi anni e che possono rappresentare un elemento davvero essenziale per la prevenzione del tumore dello stomaco. A spiegarlo è stata la presidente Aiom Stefania Gori in occasione del seminario tenutosi nella capitale.

Una dieta ricca di fibre e verdure povera di carni, soprattutto cotte alla brace, di cibi affumicati oppure conservati sotto sale perché in questo caso c’è presenza di sostanze cancerogene che potrebbero determinare a livello della mucosa gastrica comparsa di lesioni precancerose che potrebbero poi evolvere in un cancro gastrico”. Queste le parole più importanti pronunciate dalla Gori. 

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