Rielaborando un microrganismo già presente nell’intestino umano sono stati creati in laboratorio i batteri intestinali anti-cancro. Essi sono capaci di combattere il cancro del colon-retto trasformando all’interno dell’intestino una molecola di broccoli, cavoli e cavolini di Bruxelles e altri vegetali simili in una vera e propria arma contro il tumore, il sulforafano.
Questi batteri oltre a far regredire la malattia hanno anche un effetto preventivo sullo sviluppo del cancro.
La rivista Nature Biomedical Engineering ha pubblicato in questi giorni il risultato dello studio coordinato da Matthew Chang e condotto da Chun-Loong Ho dell’Università di Singapore. La ricerca è stata svolta dai ricercatori in due fasi.
Nella prima fase hanno creato una nuova versione, geneticamente modificata, del batterio presente normalmente nell’intestino umano, Escherichia coli Nissle, facendo in modo che questo microrganismo diventasse un probiotico capace di riconoscere le cellule tumorali, appiccicarsi alla loro superficie trasformandole in una molecola presente nei broccoli il sulforafano, una vera e propria arma anti-cancro.
Nella seconda fase gli scienziati hanno testato i batteri creati in laboratorio su cellule tumorali umane e allo stesso tempo su topolini malati di cancro del colon-retto. I ricercatori hanno così verificato che i batteri rilasciano l’enzima sperato il quale attiva la molecola anti-cancro dei broccoli, in questo modo il tumore regredisce fin quasi a scomparire, inoltre è stato verificato che la crescita di nuove cellule tumorali è del tutto bloccata. Il mix di batteri e broccoli è stato sufficiente ai topolini per far regredire la loro malattia.
Il cancro del colon retto è uno dei tumori più comuni soprattutto nei paesi ricchi. I tassi di sopravvivenza dopo 5 anni dalla diagnosi della malattia sono abbastanza elevati se riconosciuto al suo sorgere, ma se diagnosticato in fase avanzata la sopravvivenza alla malattia cala parecchio e la possibilità di una recidiva è alta.