Tumore allo stomaco: fattori di rischio, sintomi, diagnosi e cura

Il tumore allo stomaco è uno dei più comuni in tutto il mondo. Scopriamo quali sono i fattori di rischio, i sintomi con cui si manifesta, come diagnosticarlo e curarlo.

Tumore allo stomaco: fattori di rischio, sintomi, diagnosi e cura

In Italia vengono diagnosticati 8400 casi di tumore allo stomaco nei maschi e 6100 nelle femmine ogni anno. Negli USA ci sono 22.220 nuovi casi ogni anno. Questo tumore è più frequente in Asia Orientale e in Europa Orientale ed è due volte più frequente negli uomini rispetto alle donne. Parliamo di uno dei più comuni tumori al mondo.

Il tumore allo stomaco è provocato da una massa di cellule in crescita incontrollata che, nella maggior parte dei casi, si origina dal rivestimento interno dell’organo, la mucosa.

Fattori di rischio e sintomi

Tra i fattori di rischio di un tumore allo stomaco troviamo la cattiva alimentazione, quindi una dieta ricca di amidi, grassi, cibi conservati sott’olio o sotto sale, alimenti affumicati, consumo eccessivo di alcolici; l’Helicobacter pylori, un batterio che riesce a sopravvivere nello stomaco nonostante il PH molto acido di questo ambiente; predisposizione familiare, fumo di sigaretta che aumenta del 40% il rischio di sviluppare questo tumore, AIDS, ulcera peptica, diabete mellito, presenza di metaplasia intestinale.

I sintomi del tumore allo stomaco sono inizialmente aspecifici e quando si manifestano si è già nella fase avanzata della neoplasia. Tra i più diffusi: dolore o bruciore di stomaco, difficoltà digestive, sensazione di pienezza o gonfiore dopo un piccolo pasto, nausea o vomito (ematico), presenza di sangue nelle feci, difficoltà di deglutizione, importante calo ponderale.

Diagnosi e cura

La diagnosi di un tumore allo stomaco avviene mediante gastroscopia, che consente di esaminare direttamente l’interno dell’esofago, stomaco e duodeno, mettendo in evidenza eventuali alterazioni. Per far questo, l’endoscopista si avvale di una sonda particolare, lunga e flessibile, il gastroscopio, che possiede una telecamerina e una luce sulla punta. Dopo aver effettuato la gastroscopia, possono essere necessari: TC addome e torace con mezzo di contrasto, ecoendoscopia, PET CON 18 FDG.

Importante l’effettuazione del Breath test e la ricerca nelle feci dell’Helicobacter pylori, per poi procedere alla sua eradicazione mediante un’associazione di diversi antibiotici. Nelle fasi iniziali la malattia può essere curata con il ricorso alla chirurgia, che può comportare l’asportazione di tutto lo stomaco (gastrectomia totale) o di una parte di esso (gastrectomia parziale). La chemioterapia può essere neocadiuvante (prima della chirurgia) o adiuvante ( dopo la chirurgia), con farmaci che uccidono selettivamente le cellule tumorali.

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