Tumore alle ossa: i sintomi iniziali utili a diagnosticare la neoplasia

Il tumore alle ossa o tumore osseo può avere origine dalla trasformazione di qualunque cellula di cui è composto un osso. E' possibile riconoscerlo, prestando attenzione ad una serie di sintomi piuttosto invalidanti, che tendono a peggiorare nel tempo.

Tumore alle ossa: i sintomi iniziali utili a diagnosticare la neoplasia

Siamo soliti pensare alle nostre ossa come tessuti inerti, morti, duri, immodificabili nella loro forma, una volta diventati adulti, ma non è così. Le ossa, in realtà, sono costituite da cellule vive, che si rinnovano continuamente, consentendo di sostenere i muscoli, proteggere gli organi vitali (cervello, cuore, polmoni), ammortizzare e rendere possibili i movimenti articolari. 

Per tumore alle ossa intendiamo qualsiasi neoplasia che origina da una cellula del tessuto osseo o da una cellula di un tessuto cartilagineo. Solitamente i tumori maligni sono sintomatici, mentre quelli benigni asintomatici anche se non mancano le eccezioni.

Sintomi del tumore alle ossa

Tra i sintomi del tumore alle ossa troviamo il dolore, localizzato alle ossa colpite dal cancro, che può essere continuo (in fase iniziale) e peggiorare in determinati momenti (es. riposo notturno, durante l’attività fisica o, più in generale, con il movimento del corpo). Con il tempo, diventa grave, continuo e non risponde ai farmaci analgesici.

Altro sintomo da non sottovalutare è il gonfiore, dovuto alla presenza della massa tumorale in crescita che crea un bozzo più o meno voluminoso, in prossimità dell’osso malato, indebolimento dell’osso, deficit del movimento (zoppia), formicolii e/o intorpidimento della zona del corpo in prossimità dell’osso malato.Tra gli altri sintomi: facile affaticabilità, stanchezza generale, febbre, sudorazione notturna, anemia, perdita inspiegabile di peso, frattura patologica, ossia provocata dal tumore. 

In presenza di questi sintomi è opportuno rivolgersi immediatamente al medico che farà un’accurata diagnosi per l’individuazione del tipo di tumore osseo, attraverso l’esame obiettivo e l’anamnesi del paziente, le analisi del sangue e delle urine, la diagnostica per immagini quindi l’impiego di raggi X, risonanza magnetica nucleare, TAC, Pet e angiografia. Importantissima la biopsia, ossia il prelievo e l’analisi istologica, in laboratorio, di un campione di cellule provenienti dalla massa tumorale.  Fortunatamente il tumore primario dell’osso è abbastanza raro: in Italia si registra in media ogni anno poco più di 1 caso ogni 100.000 persone, sia uomini sia donne, cioè circa 350 nuovi casi all’anno.

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