Tumore al rene: si cura con la nuova microchirurgia “mininvasiva”

La nuova microchirurgia "mininvasiva" permette di combattere e curare il tumore al rene. Con la chirurgia laparoscopica si ottengono risultati notevoli, inoltre permette di preservare l'intera struttura dell'organo

Tumore al rene: si cura con la nuova microchirurgia “mininvasiva”

Il tumore al rene rappresenta il 2% di tutti i tumori. La probabilità di contrarre un tumore al rene cresce con l’aumentare dell’età. Oggi con le nuove tecniche di microchirurgia è possibile curarli con terapie mininvasive.

E’ possibile, infatti, asportare il tumore al rene praticando la chirurgica mininvasiva, che è più complessa di quella tradizionale, ma i risultati sono notevoli, oltre ai vantaggi in termine di dolore e decorso post-operatorio per i pazienti, oltre a lasciare delle cicatrici praticamente invisibili.

La microchirurgia mininvasiva rappresenta attualmente l’unica terapia del tumore al rene localizzato e ha un ruolo fondamentale anche nei tumori al rene con metastasi, nei quali però viene associato a terapie antiblastiche (medicinali che inibiscono e combattono la crescita dei tumori).

La diagnosi del tumore al rene, si presenta con stati clinici diversi, e diversi  possono essere i trattamenti chirurgici.

I trattamenti possono essere di  due tipi:

  • trattamento demolitivo (nefrectomia radicale);
  • trattamento conservativo (enucleoresezione renale).

Entrambi gli interventi garantiscono ottimi risultati oncologici, ma viene preferito il trattamento demolitivo, nefrectomia radicale che può essere effettuato in videolaparoscopia che offre al paziente grandi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale.

Tumore al rene: perché è sconsigliato l’intervento tradizionale? 

L’intervento chirurgico tradizionale per l’asportazione del tumore prevede incisioni ampie, rese necessarie in quanto si tratta di organo retro-peritoneale, situato nella cavità addominale.

In caso di tumore al rene di piccole dimensioni si può procedere invece con microchirurgia in laparoscopica, cercando di preservare al massimo i nefroni (importanti corpuscoli renali), quindi preservando l’intera struttura funzionali dell’organo.

La videolaparoscopia o laparoscopia viene effettuata in anestesia generale, vengono praticati dei piccoli fori alla cavità addominale, attraverso i quali è possibile effettuare l’asportazione del tumore al rene.

Gli occhi del chirurgo sono costituiti da un monitor, che grazie ad una microtelecamera inserita nell’addome, gli permette una visione completa e ampia del campo operatorio.

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