Troppo tempo davanti allo schermo sotto i due anni di età provoca una "elaborazione sensoriale atipica"

Il tempo trascorso davanti allo schermo è legato a problemi sensoriali nei bambini sotto i 2 anni. Lo dimostra un nuovo studio, che ha esaminato gli effetti del tempo trascorso davanti allo schermo, in particolare la tv, nei bambini più piccoli.

Troppo tempo davanti allo schermo sotto i due anni di età provoca una "elaborazione sensoriale atipica"

È da tempo risaputo che trascorrere troppo tempo davanti agli schermi possa provocare dei problemi. Adesso la scienza ha dimostrato che il tempo così trascorso nei bambini prima dei 2 anni di età è stato collegato ad una “elaborazione sensoriale atipica“, rivelando che il modo in cui un bambino risponde agli stimoli fisici differisce da quella che è considerata la risposta normale per i suoi coetanei.

Secondo uno studio pubblicato lunedì sul Journal of American Medical Association, i bambini che sono stati esposti allo schermo prima dei 12 mesi avevano il doppio delle probabilità di sperimentare in seguito differenze nell’elaborazione sensoriale. “L’esposizione ai media digitali potrebbe essere un potenziale fattore di rischio per lo sviluppo di profili sensoriali atipici“, afferma la dottoressa Karen Heffler, autrice principale dello studio che ha seguito ben 1471 bambini.

Sebbene la frase “tempo davanti allo schermo” richiami generalmente alla mente l’uso degli smartphone o dei tablet, questo studio si è concentrato sull’esposizione televisiva e video, ed ha scoperto che dopo i 18 mesi di età, ogni ora di tempo trascorso davanti allo schermo aumenta del 20% la probabilità di differenze nell’elaborazione sensoriale.

Le differenze nell’elaborazione degli stimoli possono essere caratteristiche di una condizione neurologica chiamata disturbo dell’elaborazione sensoriale, che “influenza il modo in cui il cervello elabora gli input sensoriali“. Una persona affetta da questo disturbo può essere più o meno sensibile ai suoni, agli odori, ai tessuti e ad altri stimoli rispetto alla persona media. Questo può manifestarsi come bizze al supermercato, un’alimentazione schizzinosa, lamentale per etichette o vestiti pruriginosi o la masticazione del colletto della maglietta. Spesso si manifesta insieme al disturbo da deficit di attenzione e iperattività o all’autismo.

L’elaborazione sensoriale non è l’unica cosa influenzata dal tempo davanti allo schermi. Uno studio recente ha rilevato che, nei bambini di età compresa tra 3 e 5 anni, può influire sulla loro capacità di regolare le proprie emozioni, mentre un altro studio ha scoperto che ha avuto un impatto sullo sviluppo del cervello.

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