Trapianto organi: analisi del sangue forniscono un preavviso per il rigetto

I ricercatori hanno scoperto che con le analisi del sangue è possibile prevenire il rigetto di un organo trapiantato.

Trapianto organi: analisi del sangue forniscono un preavviso per il rigetto

Il Centro di ricerca biomedica del Guy & St Thomas di NIHR ha scoperto che esiste la possibilità di prevedere il rigetto di un rene trapiantato grazie all’osservazione del sistema immunitario. Nel nostro sangue, infatti, è stato scoperto che ci sono 7 geni immunitari che permettono di prevedere con un notevole anticipo il rigetto, rispetto alle tecnologie utilizzate fino ad ora.

Inq uesto modo, i medici possono intervenire prima che si verifichino rigetti o danni agli organi.

La scoperta

Il rigetto, per un qualsiasi organo, è una complicazione che avviene solitamente entro il primo anno dall’intervento; ne sono colpiti un quinto dei pazienti. Attualmente, è solo la biopsia a stabilire e confermare la complicazione ma questo avviene quando l’organo è già stato colpito e quindi è già danneggiato.

Un gruppo di ricercatori ha analizzato i casi di 455 pazienti a cui è stato trapiantato un rene all’Ospedale di Guy. I pazienti sono stati monitorati per un anno, raccogliendo regolarmente campioni di sangue e di urina. Analizzando questi campioni, hanno trovato una combinazione di sette geni che differenzia i pazienti con rigetto da quelli che non lo hanno avuto.

Analizzando gli esami del sangue, i ricercatori hanno scoperto che è possibile prevedere il rigetto del trapianto. Il team ha anche identificato sei geni che causano una condizione simile al rigetto ma che va trattata con terapie completamente differenti.

Questi risultati permetteranno ai medici di intervenire in anticipo sui pazienti e di ridurre i casi di rigetto di un organo. Stando a quanto riportato da un ricercatore, è possibile personalizzare appositamente la terapia antirigetto.

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