Tracce elevate di Bisfenolo A nei cartoni per la pizza

Un’indagine condotta da “Il Salvagente” fa emergere la presenza di quantità rilevanti di Bisfenolo A (BPA) nei cartoni utilizzati per le pizze da asporto.

Tracce elevate di Bisfenolo A nei cartoni per la pizza

Secondo un’indagine condotta da “Il Salvagente”, i contenitori in cartone per le pizze da asporto conterrebbero Bisfenolo A (BPA); si tratta di una sostanza chimica, utilizzata per produrre plastiche e resine, potenzialmente nociva e che per questo è stata già vietata in molti contenitori di plastica (biberon, stoviglie di plastica).

Questa sostanza è potenzialmente dannosa perché è in grado di alterare l’equilibrio ormonale, ridurre la fertilità maschile e femminile e causare tumori.

L’indagine

L’indagine ha dimostrato che il BPA sarebbe contenuto in concentrazioni maggiori, rispetto a quelle consentite dalla legge, in due cartoni su tre. Sotto esame sono finiti i cartoni prodotti soprattutto da marchi che producono all’estero, tra cui Garcia de Pou (Spagna) e Izmir (Germania), che commercializzano però anche in Italia.

Il problema, ipotizza il direttore della testata, Riccardo Quintili, potrebbe essere riconducibile all’uso di cartone riciclato; la pratica, vietata nel nostro Paese per Legge, obbliga i produttori di contenitori alimentari in cartone usa e getta a usare solo cellulosa vergine.

Oltre al BPA, l’indagine ha rivelato anche la migrazione del BPA dall’imballaggio ai cibi, aspetto che renderebbe la pizza tossica. In Spagna, la migrazione di bisfenolo dal contenitore alla pizza era di 179 ppb (parti per miliardo), mentre in Germania è di 311 ppb. Ad oggi non c’è una norma che fissi il limite di bisfenolo A.

Su questa vicenda, il Codacons ha annunciato in questi giorni un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché siano accertati i rischi reali per la salute umana e siano sequestrati tutti i contenitori che presentano sostanze potenzialmente pericolose. 

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