Tracce di DNA umano e di topo negli hamburger americani

I ricercatori dell'autorevole Istituto Clear Labs hanno di recente scoperto la presenza di tracce di DNA umano e di topo in alcuni hamburger selezionati per testare gli standard di qualità.

Tracce di DNA umano e di topo negli hamburger americani

Di cosa sono fatti i golosissimi panini di hamburger che mangiamo nei fast-food? Da tempo siamo ormai a conoscenza del fatto che nella carne offerta dai fast-food vi è la possibilità di trovare tracce di carne di cavallo. Ma purtroppo non finisce qui.

Infatti i ricercatori dell’Istituto Clear Labs, che si occupa di testare gli standard di qualità degli alimenti, hanno fatto una scoperta, riportata dalla rivista “The Independent“, ben più preoccupante: dei 258 hamburger analizzati, vegetariani e di manzo, di 79 marche diverse, venduti nel Nord della California, in due casi era presente carne in prodotti venduti come vegetariani, mentre tre hamburger contenevano DNA di topo e uno DNA umano. Per quanto riguarda il DNA umano, questo è attribuibile perlopiú a capelli, pelle e unghie che possono essere finiti accidentalmente nella carne durante la macinazione.

Nonostante la scoperta sia raccapricciante, gli esperti e la stessa Fda, ovvero il ministero della Sanità Usa, sottolineano che le percentuali di DNA di topo e di umano registrate non sarebbero dannose per la salute umana e rientrerebbero nella normalità accettata dalle regole sanitarie. Ecco dunque spiegato il motivo per cui solo l’1 per cento del totale esaminato ha sollevato problemi di igiene.

Inoltre, in alcuni dei campioni analizzati è emersa anche la presenza di tracce di agenti patogeni come salmonella, escherichia coli e aeromonas hydrophila, che possono causare malattie intestinali, infezioni urinarie, diarrea, meningite, peritonite.

In un altro hamburger, che l’etichetta definiva vegetariano di fagioli neri, mancavano totalmente i fagioli neri.

Infine si è osservato anche che 12 degli hamburger analizzati contenevano almeno 100 calorie in più rispetto a quelle indicate sull’etichetta.

Gli esperti spiegano che in generale la preoccupazione maggiore è rappresentata dalle etichette non veritiere: “Ci siamo imbattuti in parecchi casi di sostituzioni o ingredienti inaspettati. Sono questi ultimi che costituiscono un rischio per la salute. Quando gli ingredienti presenti nel prodotto non sono riportati correttamente nell’etichetta aumenta il rischio di potenziali reazioni allergiche“.

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