Test della saliva per diagnosticare precocemente il tumore alla gola

Un gruppo di ricercatori della Queensland University of Technology ha recentemente messo a punto un test della saliva per diagnosticare precocemente il tumore alla gola.

Test della saliva per diagnosticare precocemente il tumore alla gola

Il cancro della gola, della lingua e delle tonsille è legato al papilloma virus (HPV), un’infezione molto diffusa che si trasmette soprattutto per via sessuale. Purtroppo le utime stime ci dicono che il numero delle persone colpite da questi tumori è in crescita in Italia e nel mondo e, secondo gli scienziati, nel prossimo decennio, è destinato ad aumentare ancora di più.

Solitamente la diagnosi di questi tumori avviene in fase avanzata, quindi quando è più difficile curarlo. Fortunatamente le cose potrebbero però presto cambiare, grazia ad un team di ricercatori della Queensland University of Technology che, secondo quanto pubblicato sulla rivista “Frontiers of Oncology”, ha messo a punto un test della saliva in grado di individuare l’eventuale presenza di un tumore alla gola, anche in pazienti asintomatici e iniziare così i trattamenti il prima possibile.

Il test non è invasivo e si esegue con molta facilità: si preleva un campione di saliva dalla bocca del paziente e se il test risulta positivo lo si ripete a distanza di mesi; se la positività persiste allora è molto probabile che ci sia un tumore in corso e si può quindi decidere di iniziare un determinato percorso terapeutico.

In un caso specifico, il test ha raccolto il Dna dell’Hpv (Human Papilloma Virus) in un campione di saliva, ha insospettito il personale medico che in effetti ha poi riscontrato un tumore precoce. La persona interessata è risultata positiva al Dna di HPV-16 per ben 36 mesi (il test è stato ripetuto dopo 6, 12 e 36 mesi).

Al riguardo, la professoressa Chamindie Punyadeera, che ha sviluppato il test, ha commentato: “Ciò ha consentito la rimozione della tonsilla che aveva un tumore della grandezza di due millimetri al suo interno mediante un semplice intervento chirurgico locale”. Nella saliva del paziente, dopo il piccolo intervento chirurgico, non si sono più rilevate tracce di Dna di HPV-16.

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