Da una analisi fatta da Lucio Lucchin, past president dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), è emerso che in Italia ogni paziente obeso ha un costo pari a 300 euro al giorno, mentre invece il 93% della mortalità totale è legata a diverse malattie tra cui quelle cardiovascolari, i tumori, il diabete e l’obesità.
Tutte queste malattie sono comunque legate all’alimentazione, e colpiscono in media 17 milioni di connazionali che costano all’incirca 30 miliardi di euro. Lucio Lucchini ha affermato che per cercare di trovare soluzioni concrete il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha autorizzato l’avvio di un Tavolo tecnico che recepisce il senso del nostro Manifesto per Expo.
Il documento si intitola ‘Manifesto delle criticità in nutrizione clinica e preventiva per il quadriennio 2015-2018’ e si basa sui 10 ‘nodi’ da affrontare in via prioritaria per evitare che le malattie causate dall’alimentazione provochino danni enormi alla società. Solo il problema dell’obesità si colloca al terzo posto dopo il fumo di sigaretta, guerre e terrorismo. Il documento, patrocinato da Padiglione Italia, elaborato e sottoscritto da 19 società scientifiche, 12 università, 6 Fondazioni e centri di ricerca, e 5 associazioni di cittadini e pazienti, vuole essere un network costruttivo, come precisa il presidente di Adi, Antonio Caretto.
E Caretto aggiunge:” “Le problematiche nutrizionali anche nel nostro Paese hanno un peso sanitario ed economico fortissimo e in crescita, che va però affrontato con un lavoro multidisciplinare in grado di coinvolgere tutti gli attori del sistema a più livelli: medico, ma anche socio-culturale. In un momento di recessione che obbliga a razionalizzare gli investimenti ci è sembrato importante centrare le problematiche prioritarie su cui puntare le risorse disponibili, e inquadrarle in un Manifesto per dare loro una base scientifica”.
Il documento è destinato anche ai cittadini ed è stato promosso in occasione dell’Expo per accendere l’attenzione sul problema. Cesare Vaciago, direttore generale di Padiglione Italia, ha affermato che in questo periodo di crisi Expo offre una chance per comunicare col grande pubblico, e i promotori del manifesto sono convinti che questo sia un buon sistema per spostare l’attenzione su un problema che intreccia il tema medico con l’alimentazione, mettendo in moto un senso di maggiore interesse.