Vengono fuori dopo tre anni i risultati della ricerca Ballando, portata avanti per tre anni a Brescia, che sono stati presentati in occasione della premiazione del Concorso Il diabete a colori svoltasi in campus biotecnologico Lilly di Sesto Fiorentino.
La ricerca ha dimostrato come tango, balli caraibici e hip hop siano ottime terapie per gestire meglio il diabete sia di tipo 1 che di tipo 2. Infatti, la possibilità data dai balli di fare attività fisica non forzata ma piacevole favorisce una migliore qualità della vita e induce ad avere un atteggiamento diverso nei confronti di questa malattia.
Sara Biagiotti, sindaco di Sesto Fiorentino, ha commentato così l’evento che si svolge con cadenza biennale: “L’iniziativa è un’ottima occasione per stare insieme, per parlare di alimentazione e di attività fisica. Un evento che in occasione di Expo2015 assume ancora più significato e che il Comune di Sesto Fiorentino condivide e patrocina perché in linea con le sue politiche e le sue attività a sostegno di uno stile di vita sano e di qualità”.
Anche Felice Mangeri, dirigente medico responsabile dell’unità di Endocrinologia e Diabetologia, azienda ospedaliera Desenzano d/G, presidio ospedaliero di Gavardo (BS), ha precisato che da circa tre anni il centro diabetologico di Gavardo (Brescia) ha attivato programmi di educazione terapeutica in gruppo specifiche per persone che soffrono di diabete mellito tipo 2 e obesità. Senza dubbio il ballo è un’attività fisica che favorisce il controllo glicemico, la perdita del peso e l’attenzione verso uno stile di vita più sano.
E’ infatti confermato che il ritmo dolce della musica stimola i movimenti e anche il cervello, visto che questi comanda tutto l’insieme. Il complesso di effetti agisce quindi su tutto il corpo, con benefici sorprendenti. Durante l’evento c’è stata la premiazione dei vincitori del concorso di creatività espressiva ‘Il Diabete a Colori’ organizzato da Lilly Italia e giunto alla settima edizione.
Luca Cappellini, referente Italiano del gruppo Young Leaders, ha aggiunto: “Il concorso dà la possibilità a bambini e adulti che convivono con il diabete di trasformare in colore la convivenza con questa condizione, rappresentando la propria esperienza di vita attraverso un disegno, una prosa, una poesia, un video o una composizione materica”.