La diffusione del fumo elettronico ha ormai preso piede e se le vecchie sigarette lasciano il posto allo “svapo”, la stessa sorte non poteva risparmiare neppure gli spinelli. La moda è esplosa all’inizio dell’estate scorsa in Olanda. Un successo immediato che ha fatto registrare l’incredibile trend di 10.000 pezzi venduti al giorno. Ora tocca alla Francia dove l’azienda KanaVapè ha messo in commercio il nuovo spinello elettronico all’estratto di cannabis.
Lo spinello elettronico è stato realizzato utilizzando il principio attivo chiamato cannabidiolo (Cbd) che a differenza di quanto accade in Italia, non è proibito in Francia e che agisce come antidolorifico, ansiolitico e regolatore del sonno. I produttori dichiarano che lo spinello elettronico non contiene, invece, il tetraidrocannabinolo (Thc) che agirebbe sull’attività cerebrale e indurrebbe a reazioni come l’euforia, la paranoia e i disturbi del comportamento. Il prodotto offre quindi tutti i vantaggi dei cannabinoidi senza tuttavia l’effetto psicoattivo, grazie all’estrazione della canapa senza molecole di Thc.
Secondo l’azienda, lo spinello elettronico è destinato all’uso farmaceutico ma in Francia la polemica dilaga. Molti psichiatri, medici, operatori e specialisti delle dipendenze si dicono molto preoccupati e hanno lanciato l’allarme sui possibili rischi connessi all’utilizzo della nuova sigaretta elettronica a base di cannabidiolo. I rischi maggiori sarebbero da rintracciare nella possibilità per gli adolescenti e per i giovani adulti di una sicura dipendenza da un prodotto di questo tipo che si rivelerebbe molto attraente per loro.
Il dibattito è molto aperto e non si riesce a raggiungere un accordo fra i sostenitori dell’uso della cannabis a livello terapeutico e coloro che, invece, vorrebbero vietarne l’utilizzo a qualsiasi scopo. La questione va avanti ormai da tempo e in Francia, i produttori dello spinello elettronico Sébastien Béguerie e Antonin Cohen già da anni si battono a favore dell’uso curativo della cannabis e hanno fondato nel 2009 l‘Ufcm (Union francophone pour les cannabinoïdes en médecine). Cohen è un fondatore di startup nel settore biotech, è il cervello del business Kanavapè. Beguerie ha un master in Scienze ambientali con specializzazione in fisiologia vegetale e cannabis medica e un’esperienza nel Dipartimento sulla Cannabis guidato dal Professor Giampaolo Grassi all’Istituto Sperimentale per le Colture Industriali di Rovigo.