Soffri di ansia ed hai spesso cattivi pensieri? Vai a letto presto

Una ricerca recentemente pubblicata sottolinea che dormire poco amplifica l'ansia recondita, genera preoccupazioni per il futuro e contribuisce a sviluppare atteggiamenti ossessivi nei confronti di cose o persone

Soffri di ansia ed hai spesso cattivi pensieri? Vai a letto presto

In base ad uno studio condotto da due psicologi dell’Università di Binghamton nel Regno Unito, pubblicato sulla rivista “Cognitive Therapy and Research”, esisterebbe una forte correlazione tra lo stato mentale e l’ora alla quale si va a letto. Sebbene sia risaputo che un sonno ristoratore e della giusta durata favorisca la lucidità mentale e consenta di affrontare la giornata nel migliore dei modi, la ricerca in questione pone l’accento sull’importanza di addormentarsi non troppo tardi. Abitudine purtroppo sempre più diffusa tra i giovani che spesso, stimolati dalla presenza di smartphone, tablet, PC e quant’altro, tendono a tirare tardi la sera anche nei giorni infrasettimanali.

I due psicologi hanno condotto lo studio avvalendosi della collaborazione di 100 matricole universitarie delle quali hanno monitorato quotidianamente abitudini e stato d’animo mediante la compilazione di appositi questionari. I risultati non lasciano spazio a dubbi: l’ora in cui ci si corica condiziona profondamente lo stato di salute mentale. I ragazzi che di norma andavano a letto tardi sono risultati quelli maggiormente propensi al “repetitive negative thinking” ovvero alla formulazione frequente di pensieri negativi. Comportamento che tra l’altro dovrebbe essere piuttosto limitato considerato la giovane età del campione prese in esame.

Sebbene i riscontri statistici siano evidenti, gli stessi ricercatori ammettono che dimostrare il nesso di causalità non è affatto semplice. Sono le poche ore di sonno a dare vita ai cattivi pensieri oppure è uno stato generale di ansia a condizionare a sua volta il riposo notturno? Molti psicologi, basandosi su studi pubblicati in passato, tendono a non sottovalutare anche questa seconda ipotesi. Lo stile di vita moderno, soprattutto per i giovani, a detta di molti esperti risulta molto stressante sul piano mentale. Uno stress che si ripercuoterebbe anche nella qualità del sonno sfociando in alcuni casi in sintomi depressivi veri e propri.

Indipendentemente dal rapporto di causa – effetto, gli autori sostengono che la loro ricerca suggerisca che nella cura delle patologie di natura psicologica dovrebbero essere inclusi anche trattamenti rivolti a curare i disturbi del sonno. Regolarizzando la propria attività notturna si ha la possibilità di cancellare preoccupazioni ed ansie inutili oltre a comportamenti ossessivi nei confronti di cose o persone. Nel dubbio meglio andare a letto non troppo tardi e godersi un sano riposo.

Continua a leggere su Fidelity News