Smettere di fumare: un test del sangue o della saliva indica come fare

Facendo un prelievo di sangue o di saliva sarà possibile trovare il metodo più semplice per far smettere di fumare le persone. Ecco l'ultima ricerca in ambito ospedaliero.

Smettere di fumare: un test del sangue o della saliva indica come fare

Con un semplice test del sangue o un prelievo della saliva, è possibile studiare il metabolismo e l’andamento della nicotina del sangue, con tutti i rispettivi tempi: si cronometra, letteralmente, la diffusione. Con questa strategia sarebbe possibile trovare la soluzione più adatta per smettere di fumare.

Si tratta dell’ultimo studio effettuato su più di 100 fumatori italiani. Stando ai risultati, coloro che hanno un metabolismo più rapido hanno un minor rischio di diventare dipendenti dal fumo. Viceversa, chi ha un metabolismo più lento, ha più possibilità di cadere nella dipendenza.

Lo studio

Lo studio è completamente Made in Italy; è stato condotto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa. Grazie a quanto scoperto, in un futuro non troppo lontano sarà più facile smettere di fumare, grazie a delle strategie ad hoc, che a loro volta sono ricavate mediante un test molto semplice: o si fa il prelievo del sangue o quello della saliva.

Chi ha il metabolismo più lento, inoltre, tende a fumare con più frequenza, e il desiderio di fumo viene soddisfatto solo con un numero più elevato di sigarette. Per questo tipo di persone, la soluzione ideale sarebbe il cerotto che rilascia continuamente nicotina. Nonostante ciò. al giorno d’oggi la dipendenza dal fumo è ancora un problema molto serio: è bassissima la percentuale di persone che riesce da sé o grazie alle terapie a smettere di fumare.

Ovviamente, come ogni ricerca, anche in questo caso i dati raccolti andranno approfonditi ed analizzati meglio, ma intanto rappresenta già una prima strada verso una prima rivoluzione delle terapie legate al fumo. Ogni anno sono 7 milioni le persone che muoiono per colpa dei polmoni marciti, a seguito delle sigarette e sono quasi 1 milione le vittime del fumo passivo, ovvero il semplice inalare il fumo respirato da persone che ci circondano.

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