Sigarette: arrivano nuove restrizioni. Si parla di divieto in parchi e spiaggia

Il ministero della Salute ha annunciato che saranno proibite le sigarette anche nei film o in serie tv nazionali e in auto se ci sono bambini. Lorenzin dice che la guardia si è abbassata e troppi ragazzi cominciano a 11 anni

Sigarette: arrivano nuove restrizioni. Si parla di divieto in parchi e spiaggia

A distanza di dieci anni dall’applicazione della legge Sirchia si pensa a nuovi provvedimenti che andranno a restingere l’uso delle sigarette e ridurre il numero dei consumatori.Il ministero della salute ha anche sottolineato: “Si tratta di possibili iniziative, il cui successo in altri Paesi è documentato”, e il ministro Beatrice Lorenzin ha anche confermato: “Sì, ci sarà una stretta ulteriore. Partiamo da film e auto con minori e poi studieremo eventuali nuove misure. È una materia da approfondire, su cui eventualmente aprire un confronto”.

La lotta contro il fumo continua e sta per essere portata avanti con varie campagne di sensibilizzazione ma accompagnata da nuove leggi e disposizioni. Negli ultimi anni diverse sono state le restrizioni oltre quelle imposte dalle norma di Girolamo Sirchia entrata in vigore il 10 gennaio 2005: è da poco tempo infatti il divieto di consumare le sigarette fuori dalle scuole ed è stato innalzato a 18 anni il divieto di vendita di prodotti del tabacco.

Anche l’Oms ha indicato di far scattare automaticamente un aumento costante dei prezzi delle sigarette per far smettere di fumare. Inoltre sul 65% della superficie dei pacchetti saranno introdotte immagini che ne mostrano il pericolo per la salute. Lorenzin aggiunge: “Il fumo uccide, dobbiamo essere tutti consapevoli di questo. Sono convinta che sia fondamentale agire sui giovani in via prioritaria per evitare che entrino nella spirale di questo vizio. L’Oms ha rilevato come si determini una oscillazione a favore dell’abitudine al fumo quando vengono meno le campagne di sensibilizzazione “.

Il ministero metterà in atto una serie di iniziative per comunicare ai giovani non solo il pericolo delfumo ma anche quello dell’ alcol, della droga e delle malattie sessualmente trasmissibili. Il ministro Lorenzin ribadisce: “Le statistiche dicono che c’è stato un incremento importante tra i fumatori giovanissimi, in età 11-12 anni, e questo vuol dire che si è abbassato il livello di guardia e di consapevolezza ma anche di una stigmatizzazione del fumo “.

La legge Sirchia ha permesso di portare ritenuta i fumatori dal 23,8% al 19,5%, e la vendita del tabacco è diminuita di circa il 25%. Insieme alle buone notizie una però sembra annullare i passi avanti: l’Italia infatti, tra il 2007 e il 2013, è passata dall’ottavo al quindicesimo posto tra i Paesi europei che lottano contro il tabagismo.

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