Servizio Sanitario Nazionale finanziato dalle sigarette

Il tabagismo in Italia è un fenomeno in crescita da contrastare con un aumento dei prezzi. La proposta è di utilizzare i fondi ottenuti per finanziare la Sanità.

Servizio Sanitario Nazionale finanziato dalle sigarette

L’11 gennaio 1964 venne reso pubblico il rapporto sulla nocività del fumo, preparato dal Surgeon General’s Advisory Committee on Smoking and Health americano. Si affermò che il fumo causa cancro ai polmonibronchite cronica. Ad oggi il cancro ai polmoni è il quarto tumore in termini di incidenza e la prima causa di morte per neoplasia.

Per controllare il tabagismo, la Banca Mondiale sostiene che la miglior strategia sia l’aumento della tassazione sui pacchetti di sigarette; lo stesso viene raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha infatti evidenziato che l’aumento delle accise sui tabacchi porti ad una diminuzione delle vendite.

In Italia più di 1 persona su 5 soffre di tabagismo : 11,6 milioni di cui 7,1 milioni sono uomini e 4,5 milioni sono donne. Al sud le fumatrici sono maggiori rispetto alle regioni del nord Italia: 22,4% al Sud e isole contro il 12,1% al Centro e il 14% al Nord.

Secondo il farmacologo Silvio Garattini, presidente dell’Istituto farmacologico Mario Negri “Estendere l’attuale divieto di fumo nei luoghi chiusi pubblici e nei luoghi di lavoro pubblici e privati è necessario. Così come vanno vietate le pubblicità alle sigarette elettroniche e agli heated tobacco products”.  Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss, afferma “è importante intervenire prima possibile e spiegare, come dimostra la nostra carta del rischio polmonare che più precocemente si diventa ex fumatore tanto prima ci si avvicina ad avere lo stesso rischio di ammalarsi di chi non ha mai fumato”.

Il responsabile del Laboratorio di Epidemiologia degli stili di vita dell’Istituto Mario Negri, Silvano Gallus, ha stimato che l’aumento del prezzo di vendita delle sigarette di €1,39, frutterebbe allo Stato 2,2 miliardi di euro in più e farebbe vendere 360millioni di pacchetti in meno. Ciò porterebbe un aumento delle finanze dello Stato e una diminuzione del tabagismo presente. Se i fondi venissero investiti per finanziare la sanità, ci sarebbe un consenso maggiore da parte dell’opinione pubblica.

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