“Sentire le voci” dentro alla testa non è sempre sinonimo di pazzia

Genericamente, si ritiene che una persona che afferma di sentire delle voci che le parlano, dentro alla sua testa, sia pazza. Le più recenti ricerche scientifiche, però, dimostrano che le allucinazioni auditive non colpiscono solo chi soffre di disturbi mentali

“Sentire le voci” dentro alla testa non è sempre sinonimo di pazzia

Secondo un recente ed importantissimo studio condotto dalle università americane di Durham e Stanford le allucinazioni auditive (ovvero il sentire delle voci dentro alla propria testa) non colpiscono solamente le persone che sono affette da disturbi mentali. Lo studio ha infatti dimostrato la complessità dei meccanismi che sono all’origine di questi fenomeni e che possono colpire chiunque.

The Lancet Psychiatry ha da poco pubblicato l’esito di questa ricerca, che è stata condotta sottoponendo 153 persone (di cui solo 26 non affette da problemi mentali o psichici) a dei questionari online. Tutti i soggetti analizzati sostenevano di sentire voci, ognuna con carattere distinto, nella testa e di provare anche degli effetti dolorosi sul proprio corpo.

Tra coloro che sono stati oggetto dello studio, l’ 81% ha affermato di sentire più di una voce e tra questi il 70% sostiene di riuscire a riconoscere un carattere distintivo per ognuna di quelle voci. Per il 69% degli intervistati si tratta di voci con toni violenti e ciò è probabilmente riconducibile a violenze e traumi subiti in passato.

Il 66% delle persone intervistate ha anche detto che, insieme alle voci, prova anche delle sensazioni al livello corporeo: paura, depressione, stress, caldo, sudorazione o formicolio agli arti, ma anche – nel 31% dei casi- emozioni belle e positive.

Precedentemente, si riteneva che le allucinazioni auditive fossero causate da pazzia, psicosi, disordini bipolari, schizofrenia, ma ora è stato appurato che possono manifestarsi anche in soggetti che non soffrono di nessuno dei disturbi sopra elencati. A tal proposito, è stato infatti stimato che almeno il 10% degli adulti abbia avuto un’allucinazione auditiva almeno una volta.

La dottoressa Angela Woods, che al  Centre for Medical Humanities ha guidato la ricerca della Durham University, ha affermato che le scoperte relative allo studio effettuato possono rovesciare quanto la psichiatria afferma riguardo alla natura delle “voci”.

Inoltre, le conclusioni di questo studio potrebbero anche cambiare le terapie adottate sino ad ora per la cura delle persone affette da allucinazioni auditive e aiutare a stabilire se sia meglio, a seconda dei casi specifici, una terapia farmacologia, la terapia cognitiva (CBT, Cognitive Behavioural Therapy) o le tecniche di dialogo e le forme di auto-aiuto.

Continua a leggere su Fidelity News