Scremato e light è sempre meglio per la salute?

Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Jama, non sempre i prodotti lattiero-caseari scremati o parzialmente scremati sono meglio di quelli interi per la salute umana.

Scremato e light è sempre meglio per la salute?

Sempre più consumatori, nel scegliere i latticini da acquistare, prestano attenzione alla distinzione tra prodotti “interi” e “scremati”. Negli Stati Uniti, secondo i dati raccolti dall’International Dairy Foods Association, le vendite di latte parzialmente scremato e scremato hanno superato notevolmente quelle di latte intero, facendo emergere una marcata preferenza per i prodotti lattiero-caseari light, ovvero con un minor contenuto di grassi.

Lo studio Pure (Prospective Urban Rural Epidemiology), pubblicato sulla rivista Jama, ha esaminato il legame esistente tra il consumo di latticini e il rischio di malattie cardiovascolari e mortalità. Nell’ambito di questo studio sono stati monitorati per un periodo di nove anni ben 136.384 individui di età compresa fra 35 e 70 anni, appartenenti a 21 Paesi differenti.

I ricercatori hanno osservato che il consumo di più di due porzioni al giorno di prodotti lattiero-caseari è associato ad un minor rischio di morte o eventi cardiovascolari. In particolare, gli alimenti interi sono risultati essere più protettivi di quelli light. Inoltre, è emerso anche che gli individui consumatori di latticini interi erano anche quelli maggiormente più in forma.

Andrea Ghiselli, dirigente di Ricerca del Centro di Ricerca CREA – Alimenti e nutrizione e Presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, ha commentato: I dati epidemiologici convergono tutti in una direzione: i grassi saturi non sono tutti uguali e, in particolare, quelli del latte sembrano favorire la salute cardiovascolare. Gli studi dicono che gli acidi grassi del latte non incidono sull’aumento di peso o di rischio di malattie cardiovascolari, anzi, mostrano che chi consuma prodotti lattiero-caseari anche interi nel tempo ha meno probabilità di aumentare di peso”.

In ogni caso, per quanto riguarda le quantità da consumare, gli esperti ricordano di fare riferimento ai consumi ottimali di prodotti lattiero-caseari secondo i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU): 3 porzioni al giorno di latte e/o yogurt (una porzione è di 125 ml) e 3 porzioni settimanali di formaggi (una porzione equivale a 50 g per i formaggi stagionati e 100 g per quelli freschi).

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