Secondo una recente scoperta dei ricercatori statunitensi della Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, coordinati da George Preti, a ciascuna malattia corrisponderebbe un odore particolare, soprattutto del nostro alito.
Attenzione quindi quando ci alziamo la mattina perché il nostro alito può manifestare una malattia di cui non siamo a conoscenza. Molti sarebbero infatti gli esempi di malattie associata all’alito cattivo. Il meccanismo scientifico per cui questo avviene è in realtà già noto: l’organismo produce quotidianamente delle sostanze chimiche (scarti del metabolismo) con determinati odori. Da anni infatti si sente dire che anche i cani sono in grado di annusare gli odori più impercettibili e da questi rivelare la presenza di una malattia. Non a caso due labrador addestrati in Gran Bretagna stanno portando avanti una sperimentazione in Trentino curata dal Medical Detection Dogs Italia proprio con l’obiettivo di confermare questa loro capacità, che sarebbe legato in particolare al riconoscimento di carcinomi alla vescica, prostata, polmoni e reni.
Riportiamo ora quelli che sono le caratteristiche degli odori associati alle malattie più comuni e di più facile individuazione. Una malattia del fegato ad esempio manifesta un odore che ricorda il pesce crudo. Chi ha il diabete ha un alito che simile all’odore di solvente. Chi soffre di problemi alla tiroide emana odore della pelle molto simile a quello del pane abbrustolito. Chi è affetto da schizofrenia manifesta un odore del sudore che richiama quello dell’aceto. Chi ha una vescica non sana porta un odore di ammoniaca.
L’olfatto dell’uomo cambia però da individuo ad individuo. Non sempre l’olfatto umano è quindi in grado di captare questi odori soprattutto se questi sono molto leggeri. Quindi, in futuro, se questo metodo verrà comprovato con ulteriori ricerche, per effettuare diagnosi più precise, si potrebbe ricorrere a delle macchine particolari, cioè a nasi elettronici capaci di grande precisione nell’individuare le sfumature degli odori (una diagnosi tardiva è proprio il principale problema del cancro alle ovaie).
Questa scoperta potrebbe portare a molti benefici ma la vera sfida, senza dubbio più difficile ma anche pdi maggiore importanza, sarà riconoscere l’odore dei vari tumori attraverso una sorta di naso elettronico capace di leggere il metabolismo corporeo e quindi l’odore e capace di diagnosticare i tumori in tempo e senza ritardi.