Scoperta una pianta sarda per la lotta contro l’AIDS

E' tutta italiana l'ultima ricerca contro l'AIDS: da un team di studiosi di Cagliari arriva l'ottima notizia che ha come oggetto una pianta sarda che sembra evitare il duplicarsi del virus dell'HIV.

Scoperta una pianta sarda per la lotta contro l’AIDS

In passato era stato scoperto che il geranio contiene una molecola capace di rendere inattiva la capacità del virus dell’HIV di riprodursi nel sangue e nel sistema immunitario ma la recente ricerca tutta italiana ha scoperto un’altra pianta capace di farlo: si tratta dell’Hypericum scruglii, una pianta erbacea perenne da sempre nascosta tra i cespugli della zona centro-orientale della Sardegna e, al massimo, utilizzata nella medicina popolare.

Alcuni ricercatori dell’Università di Cagliari l’hanno raccolta per condurre alcuni studi arrivando così alla meravigliosa notizia che forse proprio questa pianta potrebbe essere una valida alleata nella lotta contro l’AIDS, in quanto una sua molecola eviterebbe al virus dell’HIV di replicarsi.

Questa scoperta è stata fatta per caso, in quanto l’oggetto della ricerca era semplicemente studiare le piante tipiche presenti in Sardegna e l’Hypericum scruglii non era mai stata analizzata prima d’ora, anzi, non aveva nemmeno un nome: si sapeva solamente che appartiene alla famiglia dell’hypericum ed ha piccoli fiorellini gialli. Ma analizzandola meglio, il team di botanici e farmacologi ha scoperto le sue caratteristiche uniche e ha dato il via ad un’ulteriore ricerca.

La pianta è stata battezzata in omaggio al botanico Antonio Scrugli ed è possibile raccoglierla solo in alcune zone della Sardegna, in particolare nelle aree centro-orientali come nel territorio di Laconi e in una zona dell’Ogliastra.

La prima parte della ricerca consisteva nello studiare 6 molecole della pianta e tutte sono risultate attive contro il virus ma, in particolare, una molecola ha rivelato proprio la proprietĂ  della pianta sarda di inibire il riprodursi di ben due enzimi del virus HIV-1; questi risultati portano grandi speranze per i virologhi.

La strada dalla sperimentazione alla creazione e distribuzione di farmaco è ancora molto lunga, bisogna prima di tutto fare ulteriori esami e test per confermare se è possibile creare un medicinale con l’Hypericum scruglii in quanto questa proprietà della sua molecola di inibire il duplicarsi del virus è stata attestata solo in vitro e in colture di laboratorio.

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