Scoperta una correlazione tra alimentazione e memoria a lungo termine

Un recente studio ha dimostrato una possibile correlazione tra la sonnolenza dopo i pasti e la creazione di memorie a lungo termine, il tutto regolato dalla stessa molecola.

Scoperta una correlazione tra alimentazione e memoria a lungo termine

Quasi sicuramente abbiamo tutti sperimentato quella sensazione di sonnolenza dopo i pasti, specialmente dopo un pasto abbondante. Tuttavia, quali sono le ragioni dietro ciò? L’ipotesi più comune è legata al fenomeno della digestione. Tuttavia, l’Università di New York aggiunge dell’altro grazie alle sue ricerche: la sensazione di sonnolenza dopo i pasti potrebbe essere un modo per promuovere la formazione di memorie a lungo termine.

Questa ipotesi deriva da una serie di esperimenti che hanno coinvolto la Aplysia californica, una lumaca di mare americana. La scelta dell’Aplysia californica non è casuale: si tratta infatti di uno dei modelli animali più utilizzati per indagare i processi di apprendimento e memoria. Questo perchè è dotata di neuroni molto grandi (addirittura più grandi di quelli presenti nel cervello umano) e in numero piuttosto limitato.

Durante questo studio sono state prese in considerazione l’insulina (che negli esseri umani viene prodotta con l’alimentazione al fine di permettere alle cellule di assorbire i nutrienti dal sangue e conservarli come scorte di grasso) e un altro ormone molto simile, chiamato “insuline-like growth factor 2“, che è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, in particolare nel caso della formazione della memoria a lungo termine.

Per l’Aplysia, le due funzioni appena citate, metaboliche e di modulazione neurale, sono svolte da una singola molecola, simile all’insulina, prodotta nel sistema nervoso e responsabile sia di rafforzare le connessioni tra neuroni (e sedimentare quindi le memorie), sia di promuovere l’assorbimento dei nutrienti nei tessuti del corpo.

La differenza tra queste lumache e gli esseri umani è che con l’evoluzione l’uomo ha progressivamente separato queste due funzioni, rendendole parzialmente indipendenti, mentre invece le lumache hanno lasciato questo sistema del tutto inalterato.

Grazie a questi risultati si potrebbe aiutare a comprendere i meccanismi con cui l’insulina e molecole simili svolgono il loro ruolo nell’alimentazione e nella formazione dei ricordi, sia negli esseri umani che negli altri animali.

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