Sanità: via gli ospedali più piccoli e ticket meno caro

La riforma della Sanità italiana porterà diverse novità, come la chiusura dei piccoli ospedali e ticket meno cari per i cittadini

Sanità: via gli ospedali più piccoli e ticket meno caro

Novità per la sanità italiana. Il nuovo “Patto per la salute”, infatti, prevede un taglio dei piccoli ospedali con meno di 60 posti letto, stop della rimborsabilità delle prescrizioni considerate come inappropriate e una riforma del ticket, che dovrebbe portare tutti i cittadini a poter risparmiare.

Secono il ministro Lorenzin questa riforma della sanità italiana permetterà, nell’arco di 3 anni, di poter risparmiare ben 10 miliardi di euro, che potranno essere investiti per rimodernare gli ospedali ed i macchinari lì presenti e nella ricerca.

Via i piccoli ospedali

Secondo la riforma della sanità gli ospedali con meno di 60 letti dovranno essere convertiti in strutture di riabilitazione. Il tutto dovrà essere effettuato con gradualità per evitare perdite occupazionali, che potrebbero essere importanti. Secondo le prime stime, si tratterebbe di ben 192 strutture che dovrebbero essere chiuse, mentre sono oltre 2800 in tutta Italia i posti letto da trasformare in centri di assistenza.

Servizio inefficiente

Nella riforma della sanità verranno considerate anche quelle strutture, che forniscono un servizio ritenuto insufficiente. Secondo le prime stime, si tratterebbe di oltre 7 mila posti letto, facente riferimento a queste strutture

Rimborsi inappropriati

La nuova riforma della sanità prevede che alcune prestazioni ritenute inappropriate per la patologia, che si sospetta non verranno più coperte e rimborsate. Starà, quindi, ai medici suggerire le analisi più indicate per le sospette patologie.

Esenzioni

Per evitare il divario tra chi attinge alla copertura sanitaria per tantissime visite specialistiche ogni anni e chi, invece, non riesce ad usufruire di nessuna prestazione sanitaria in esenzione, verranno messe in atto delle misure per rivedere le esenzioni in modo tale da permettere una distribuzione più omogenea tra i vari cittadini. Verranno, quindi, premiati coloro che hanno più familiari a carico, gli anziani ed i malati cronici. Questi, però, non avranno più esenzione se il loro Isee è troppo alto.

Una riforma della sanità, quindi, che promette di portare parecchi cambiamenti.

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