Sanità, un tumore su tre scoperto per caso

Una ricerca che tratta della diagnosi e della cura dei tumori in Italia ha evidenziato come ci sia un forte divario tra Nord e Sud, in merito all'opinione dei pazienti sull'assistenza sanitaria.

Sanità, un tumore su tre scoperto per caso

Poco più della metà degli Italiani si ritiene abbastanza soddisfatto dell’assistenza offerta dalla sanità, sebbene continui ad esserci un forte divario tra le opinioni dei cittadini del Nord e del Sud del Paese. Ad esempio, in Lombardia, l’81% dei cittadini si ritiene soddisfatto dal Servizio Sanitario, mentre in Calabria solo il 26% sarebbe dello stesso parere; i dati sono emersi da uno studio realizzato a livello nazionale e in sei Regioni dall’Istituto Ipsos.

L’Italia e la lotta ai tumori: il punto di vista di pazienti e cittadini” è una recente campagna con lo scopo di essa è stato quello di coinvoilgere pazienti oncologici e cittadini generici e valutare l’opinione che essi hanno sull’assistenza sanitaria. La ricerca è stata presentata in occasione del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” con lo scopo di migliorare la presa in carico e la corretta tutela dei diritti di tutti i pazienti oncologici.

Il punto di vista dei pazienti

La ricerca ha visto protagonisti 1779 pazienti oncologici seguiti dalle Associazioni che hanno abbracciato l’iniziativa, oltre che 1831 cittadini sani. “Il primo dato che emerge è che quasi la metà dei cittadini si sente ancora poco informata sul tumore: al Nord come al Sud solo un italiano su due (55%) ritiene di avere sufficienti informazioni.” afferma Nando Pagnoncelli, di Ipsos Italia. Inoltre sarebbe da migliorare, secondo gli esperti, anche l’informazione sui test genetici e sui farmaci innovativi: solo il 51% dei pazienti, infatti, è a conoscenza dei test che mappano la predispozione genetica ai vari tipi di tumore.

Uno dei dati più allarmanti, tuttavia, è che ancora oggi un tumore su tre viene scoperto per caso, come dichiarato dai pazienti stessi che con la loro esperienza hanno partecipato all’indagine.

Alla luce delle enormi differenze regionali in merito alla soddisfazione generale delle cure e della prevenzione, già dallo scorso aprile, sono state attivate alcune nuove linee guida per favorire lo sviluppo omogeneo delle reti su tutto il territorio italiano. Inoltre, il Viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, ha sottolineato che l’Italia rappresenta comunque il Paese europeo con la più alta sopravvienza a cinque anni dalla diagnosi del tumore: “Questo significa che il nostro SSN, nonostante i tagli del passato, ha lavorato e continua a lavorare bene“, conclude lo specialista.

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