Salvini si improvvisa virologo: le varianti, dice, nascono a causa del vaccino

Il leader della Lega Matteo Salvini si improvvisa tuttologo e non perde occasione per dire la sua anche su argomenti sui quali sarebbe consigliabile lasciare la parola a chi è più competente in materia

Salvini si improvvisa virologo: le varianti, dice, nascono a causa del vaccino

Il commento più ironico è stato il tweet del virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano: «Le varianti sono provocate dal vaccino è a livello di “gli incidenti sono provocati dai freni”, sento sempre frenare prima di un incidente». Il giorno prima il suo commento era stato più laconico: «Capite perché sono scoraggiato?»

A cosa si riferiva lo scienziato, ospite fisso dell’ultima edizione della trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio?

All’affermazione fatta da Matteo Salvini nel corso della trasmissione televisiva “L’aria che tira” in onda su La7: «Io sono vaccinato» aveva affermato il leader della Lega «posso prendere il virus e posso trasmetterlo. Se faccio un tampone ora, vedo se sono negativo. Lo strumento imbattibile per vedere se una persona è negativa in un momento è il tampone. Il vaccino non mi rende totalmente immune. Proviamo a fare informazione corretta: le varianti nascono come reazione al vaccino.»

La teoria salviniana è stata immediatamente bocciata anche da un coro di esperti. Roberto Cauda, direttore dell’unità Operativa Complessa Malattie Infettive dell’Ospedale Gemelli di Roma spiega: «Le varianti nascono indipendentemente dal vaccino e sono dovute al numero di persone che favoriscono la comparsa di mutazioni. Queste mutazioni tanto più numerose quanto è ampia la platea dei soggetti infetti, spesso non danno nessun vantaggio al virus (…). È evidente che, come si sta dimostrando in questi giorni, l’infezione con la variante Delta colpisce per lo più soggetti non vaccinati nei quali può dare anche forme gravi di malattia. La variante Delta è stata scoperta in India in un momento in cui non erano ancora iniziate le vaccinazioni. E la variante Mu è stata individuata in Colombia, dove l’immunizzazione è poco estesa».

Roberto Burioni ha ulteriormente precisato: «A questo punto la variante conveniente per il virus non è più solo quella che si diffonde di più, ma anche quella che riesce a infettare i già vaccinati. Una simile variante, in assenza di vaccino, non avrebbe alcun vantaggio e non emergerebbe mai. Ma in presenza di vaccinati potrebbe emergere. Quindi, in un certo senso, è la vaccinazione a tappeto a creare le condizioni nelle quali un virus resistente potrebbe emergere. Però non fate l’errore di considerare questo un effetto negativo dei vaccini: senza vaccini la variante non potrebbe emergere semplicemente perché troverebbe la strada libera verso il contagiare tutto il mondo».

 Anche da parte di Massimo Galli, docente di Malattie infettive all’università Statale e primario al Sacco di Milano arriva una stroncatura delle parole di Salvini: «Il senatore Salvini deve parlare delle cose che sa e non di cose orecchiate in giro, lasci stare i vaccini che salvano le vite e oggi sono l‘unico strumento che evita l’ospedale e il cimitero. Le varianti nascono sotto la pressione immunitaria dell’ospite, le mutazioni si vengono a creare casualmente e se una si rende più efficiente si afferma. Ma se non hai fatto il vaccino oggi con la variante Delta rischi di finire in ospedale e questa è la nostra preoccupazione maggiore».

Come dire: a ognuno il suo mestiere.

Continua a leggere su Fidelity News