Robbie Williams, icona pop britannica e voce amatissima fin dai tempi dei Take That, è tornato a parlare apertamente della propria salute, condividendo un’esperienza che sta vivendo con grande apprensione. In un’intervista rilasciata al tabloid «The Sun», il cantante ha raccontato di aver notato un peggioramento significativo della vista, che sospetta possa essere collegato alle iniezioni di Mounjaro, un farmaco utilizzato per il controllo del peso.
Una testimonianza che ha immediatamente fatto discutere, sia per la notorietà dell’artista sia per il crescente utilizzo di questi medicinali da parte di molte persone nel mondo. Williams ha spiegato di essersi accorto per la prima volta del problema durante una partita di football americano, quando ha notato di non riuscire più a distinguere chiaramente i giocatori in campo. Ha descritto la scena come un insieme di sagome indistinte, un dettaglio che lo ha spinto a rivolgersi a un ottico.
La visita ha evidenziato un cambiamento netto nella sua prescrizione, tanto marcato da rendergli necessario un nuovo paio di occhiali. In un primo momento non aveva collegato l’episodio al farmaco, ma successivamente i dubbi hanno iniziato a farsi più concreti. Nonostante la preoccupazione, Williams ha sottolineato anche gli aspetti positivi della terapia, spiegando come il medicinale abbia attenuato una costante tensione mentale con cui convive da molti anni.
Ha raccontato di aver percepito un miglioramento del proprio equilibrio emotivo, al punto da definire questo effetto “trasformativo”. Allo stesso tempo, però, ha ammesso che il peggioramento della vista rimane un punto interrogativo che lo accompagna sia nella vita quotidiana sia durante le esibizioni sul palco. Il cantante ha inoltre rivelato di aver rivisto il suo stile di vita, introducendo con disciplina sessioni di allenamento quotidiano, esercizi di stretching e lavori sulla forza muscolare.
Un percorso che lo aiuta a mantenere maggiore stabilità fisica ed emotiva, anche alla luce delle riflessioni che sta facendo sul proprio benessere complessivo. Le parole di Robbie Williams arrivano in un momento in cui, anche negli Stati Uniti, alcuni studi stanno valutando la possibile correlazione tra farmaci a base di Semaglutide e una rara patologia del nervo ottico.
Pur non rappresentando conclusioni definitive, queste ricerche alimentano il dibattito intorno a medicinali antidiabetici come Mounjaro, Ozempic e Wegovy, sempre più richiesti da chi desidera gestire il peso corporeo. Questi prodotti agiscono simulando l’effetto del GLP-1, un ormone che contribuisce alla regolazione dell’appetito e della sazietà, e che in molti casi ha portato a risultati significativi.