Richiamo del Ministero della Salute per un lotto di scaloppine di tonno a pinne gialle surgelate

Ritirato dagli scaffali dei supermercati un lotto di scaloppine di tonno a pinne gialle, a causa di un contenuto di istamina superiore a quello consentito dalla legge.

Richiamo del Ministero della Salute per un lotto di scaloppine di tonno a pinne gialle surgelate

Altro allarme sulle tavole degli italiani. Il Ministero della Salute ha richiamato e ritirato dai supermercati a scopo precauzionale un lotto di scaloppine di tonno a pinne gialle surgelate del marchio Noriberica Frozen Food, prodotte da Congelados Noriberica SA, nello stabilimento di Ronda Don Bosco 24, a Vigo in Spagna.

Il prodotto in questione è quello nelle confezioni sottovuoto da 250 grammi , contenente 2-3 fette, con il numero di lotto P-19-039-18 e la data di scadenza 31/08/2020.
Il motivo del richiamo è dovuto ad un possibile rischio chimico per i consumatori, a causa di un contenuto di istamina che supera i livelli consentiti dalla legge (3035 ppm).

L’istamina è un composto azotato che nel nostro organismo ha un ruolo fondamentale nelle risposte infiammatorie e allergiche, nella secrezione gastrica e in alcune attività cerebrali. Quando però il pesce, ricco di questa sostanza, viene conservato per troppo tempo e in maniera non adeguata, può scatenare dei problemi piuttosto seri in chi lo assume. L’istamina è infatti una delle sostanze implicate nell’intossicazione sgombroide.

La sindrome sgombroide è una simil-allergia che deriva dall’ingestione di prodotti ittici alterati, appartenenti alle famiglie Scombridae, come il tonno, tonno pinna gialla, tonnetto striato, sgombro…Le manifestazioni cliniche dell’intossicazione sgombroide sono nausea, vomito, diarrea, cefalea, vertigini, irritazioni cutanee, disturbi respiratori. L’inizio della sintomatologia è rapido (20-30 minuti dall’assunzione dell’alimento) e i disturbi generalmente non superano la durata di 24 ore; dunque, anche se fastidiosa, l’intossicazione non comporta in genere gravi conseguenze per la salute della persona.

L’avviso di richiamo specifica che il prodotto è stato distribuito solo nel Nord Italia, e che, per il bene dei consumatori, essi sono invitati a non mangiarlo e a restituirlo al punto vendita in cui è stato acquistato per ottenere un cambio o un rimborso. In alternativa il prodotto può essere restituito anche al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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