Ricercatori svizzeri e britannici hanno creato lo zucchero che annienta i virus

Modificando alcune molecole dello zucchero, un gruppo di ricercatori è stato in grado di ricavare una sostanza che distrugge i virus senza arrecare danni alla salute dell’uomo.

Ricercatori svizzeri e britannici hanno creato lo zucchero che annienta i virus

Apportando qualche piccola modifica molecolare, lo zucchero si può tramutare in una sostanza in grado di uccidere i virus. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Ginevra, dell’Università di Manchester e del Politecnico di Losanna.

Il loro studio pubblicato da Science Advances, si è sviluppato avendo come obiettivo quello di creare una sostanza che potesse annientare definitivamente i virus. Al giorno d’oggi alcune sostanze come la candeggina li uccidono, ma se applicate sul corpo umano, possono arrecare dei danni non trascurabili.

Proprio per questo motivo, sino ad oggi la gran parte dei farmaci antivirali è stata ideata nell’ottica di inibire la crescita dei virus. Non distruggendoli ma più semplicemente bloccandoli, i virus rimangono però dormienti per poter tornare all’attacco una volta che l’organismo si indebolisce, oppure possono mutare per diventare ancor più aggressivi e pericolosi.

Per evitare che ciò accada, i ricercatori dopo aver studiato un antivirale a base d’oro, ne hanno messo a punto uno che sfrutta le proprietà delle ciclodestrine, composti dello zolfo a molecole derivati dal glucosio. Come documentato per mezzo di alcuni esperimenti condotti in vitro, le ciclodestrine dapprima attirano i virus, per poi distruggerli una volta che vengono a contatto con il loro contenuto a base di zolfo. L’aspetto positivo sta non solo nella neutralizzazione del virus, ma anche nella completa atossicità della procedura.

Samuel Jones, virologo dell’Università di Manchester coinvolto nello studio, ha aggiunto che altre analisi saranno ora necessarie per approfondire le proprietà di questa sostanza, che tra le altre cose non crea dipendenza. Essendo già largamente utilizzata nell’industria alimentare, potrebbe quindi essere somministrata come gel, pomata o spray nasale. Il rimedio che in laboratorio ha dimostrato di poter sconfiggere l’Herpes simplex, l’epatite C, il dengue, l’HIV e lo Zika, potrebbe trovare impiego anche contro l’emergenza del momento rappresentata dal coronavirus 2019-nCoV.

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