Ricerca shock sulla Sanità: "Liste d’attesa troppo lunghe, 10% rinuncia a curarsi"

Uno studio nell'ambito della Sanità nazionale ha evidenziato risvolti inquietanti: l'accesso alle cure sta diventando sempre più proibitivo per i cittadini, ed 1 italiano su 10 rinuncia a curarsi.

Ricerca shock sulla Sanità: "Liste d’attesa troppo lunghe, 10% rinuncia a curarsi"

Le ricerche condotte nell’ambito della Sanità in Italia hanno fatto emergere inquietanti retroscena in merito all’accesso alle cure mediche da parte dei cittadini. Le indagini hanno confermato che le liste d’attesa si sono fatte sempre più lunghe con il passare degli anni, fino a raggiungere tempi di attesa grotteschi.

Nel frattempo il costo dei ticket è lievitato esponenzialmente stagione dopo stagione, rendendo quasi proibitivo accedere a determinati esami da parte di chi necessita di cure immediate. Con il clamoroso e terrificante risultato che ad oggi, in Italia, un cittadino su 10 rinuncia alle cure mediche per i tempi troppo lunghi.

A denunciare la situazione è stato il Rapporto 2015 dell’Osservatorio civico sul federalismo in Sanità, redatto a cura di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, che ha portato alla luce situazioni di cui altre fonti – sia privati, sia enti pubblici – avevano già parlato in precedenza.

Nella fattispecie è emerso che circa 7.000 cittadini sugli oltre 26.000 che nel 2015 si sono rivolti al Tribunale per i diritti del malato, abbia denunciato casi di liste d’attesa eccessivamente lunghe (58% delle denunce) e di ticket inspiegabilmente esosi (31%). Facendo un rapporto, un cittadino italiano su 4 presenta difficoltà ad accedere alle cure pubbliche.

Per quel che riguarda le realtà locali, le Regioni più problematiche in materia di Sanità si sono rivelate essere Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Veneto e Sicilia. Tra gli esempi più clamorosi vi sono le medie delle tempistiche per i vari esami: per un’ecografia negli ospedali pubblici del Centro Italia si attendono in media 115 giorni.

Passando invece alla questione dei ticket, i meno costosi sono quelli del Nord-Est della penisola, mentre scendendo verso Sud il prezzo richiesto per un ticket ospedaliero tende a lievitare sempre di più.

Continua a leggere su Fidelity News