Reimpiatata la mano destra di un bambino di sette anni

In seguito ad uno sfortunato incidente, è stata reimpiantata la mano destra di un bambino di sette anni, attraverso un complesso e delicato intervento chirurgico durato ben nove ore.

Reimpiatata la mano destra di un bambino di sette anni

Dopo nove lunghissime ore, può dirsi riuscito l’intervento di reimpianto della mano destra eseguito su un bambino di 7 anni, che lo scorso venerdì si era amputato la mano destra mentre tornava a casa con lo scuolabus a Bra, in provincia di Cuneo.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che il bambino, durante la fermata dello scuolabus nei pressi di Tetti Mattuda, avesse il braccio fuori dal finestrino per salutare un compagno, quando il pullman è ripartito e la mano, dopo essere rimasta bloccata tra un muretto di cemento e il pullman stesso, è stata strappata via completamente all’altezza del polso. A recuperarla, tenendola sotto ghiaccio, è stata una signora che si trovava vicino al luogo dell’incidente.

L’intervento è stato eseguito all’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino dall’équipe medica guidata dal medico chirurgo Bruno Battiston; l’equipe in questione ha dovuto ricostruire tutti i tessuti danneggiati dall’incidente e fare in modo che nella mano del bambino tornasse a circolare il sangue. A rendere ancora più difficile l’intervento chirurgico è stato il fatto che il taglio della mano non è stato netto e dunque durante l’operazione sono stati effettuati anche diversi autoinnesti di pelle (per questi ultimi sono stati utilizzati dei lembi di pelle, prelevati da altre zone del corpo).

L’arto reimpiantato però non sarà più funzionale al 100% e per i primi movimenti, con il recupero dei nervi, bisognerà aspettare circa un anno.

Il Dott. Battiston ha spiegato: “In questo caso la mano è stata strappata, non recisa come può capitare e capita soprattutto negli incidenti sul lavoro, per cui la situazione è particolarmente delicata. La velocità di intervento è in questi casi fondamentale e proprio per questo vengono formati ad hoc sia il personale delle ambulanze e del 118, sia le equipe di sala operatoria”. E ha aggiunto: “Il soccorso immediato e la collaudata operatività del centro di riferimento regionale di chirurgia della mano e dell’equipe che è intervenuta hanno permesso di fare un buon lavoro; ora occorre vedere come il piccolo paziente recupererà la funzionalità”.

Considerando la straordinarietà dell’operazione, il caso è stato già presentato in occasione del congresso nazionale Siot degli ortopedici traumatologici al Lingotto di Torino.

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