Regno Unito, la cura per ritardare la menopausa di 10 anni

Uno studio condotto dagli esperti inglesi avrebbe trovato il modo per ritardare la menopausa di 10 anni. Undici donne avrebbero pagato 7000 euro a testa per provare la cura.

Regno Unito, la cura per ritardare la menopausa di 10 anni

La menopausa, che normalmente compare intorno ai 52 anni di età, è la condizione in cui le ovaie della donna smettono di funzionare e producono meno ormoni estrogeni. La caduta degli ormoni, oltre a far perdere la fertilità, può essere la causa di numerosi disturbi quali vampate di calore, irritabilità, palpitazioni, ansia e insonnia.

Una clinica in Gran Bretagna, precisamente a Birmingham, però, avrebbe promesso una terapia in grado di ritardare la menopausa di dieci anni. Sebbene secondo l’opinione di diversi esperti non ci sia nessuna prova circa la reale funzionalità della terapia, nè della sua impossibilità di nuocere all’organismo, undici donne avrebbero pagato circa 7000 euro a testa per sperimentarla.

A riferire la notizia sarebbe stato il sito della Bbc, il quale avrebbe descritto anche i dettagli della terapia. Il trattamento consisterebbe nella rimozione di una piccola frazione delle ovaie; tale parte di pelle verrebbe quindi tagliata in striscie sottili e congelata, per poter essere poi reimpiantata nel corpo anche dopo dieci o vent’anni.

Simon Fishel, l’esperto che avrebbe portato avanti la procedura, spiega: “Se la donna vuole avere una gravidanza, il tessuto viene reimpiantato vicino alle tube di Falloppio, mentre se il desiderio è rallentare la menopausa può essere inserita in una zona con un buon afflusso di sangue, come l’avambraccio“. Nel secondo caso, continua lo specialista, la porzione di ovaie dovrebbe sostituire la terapia ormonale che si assume normalmente in menopausa.

A criticare la cura, però, ci sarebbero molti colleghi di Fishel; tra essi anche Melanie Davies, della società scientifica Fertility Preservation, la quale esprime la sua preoccupazione circa la possibilità che alcune donne sane possano sottoporsi ad una procedura chirurgica, che secondo lei non è necessaria, al fine di preservare la fertilità futura. “Sappiamo che la fertilità può essere ripristinata in una percentuale di donne che hanno avuto un tumore” spiega l’esperta, continuando: “Nessuna donna in salute si è mai sottoposta a questa procedura, e non c’è nessuna evidenza che il tessuto sia ancora funzionale dopo dieci anni“.

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