Ranitidina, arriva lo stop: vietati Zantac, Buscopan e Ranidil e altri farmaci contro ulcera e reflusso

L'Aifa ha di recente diramato un avviso circa il ritiro di tanti lotti di farmaci molto conosciuti, contenenti il principio attivo Ranitidina, utilizzato molto per ulcere e reflussi gastrici.

Ranitidina, arriva lo stop: vietati Zantac, Buscopan e Ranidil e altri farmaci contro ulcera e reflusso

Da poco tempo, in data 20 e 23 Settembre 2019, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha emanato una circolare, ordinando di ritirare molti lotti di farmaci contenenti un principio attivo che in molti utilizzano, anche più volte al giorno. Il principio attivo incriminato appare essere la Ranitidina, sostanza che viene utilizzata prevalentemente per combattere l’ulcera o il reflusso gastrico.

Ad oggi si contano circa 151 lotti di farmaci ritirati, contenente la sostanza in questione; molti farmaci sono stati banditi e la vendita vietata, come farmaci aventi nomi commerciali anche abbastanza conosciuti, come per esempio Buscopan Antiacido e Zantac. Secondo quanto emanato dall’ente regolatorio dell’Ansa, si legge: “Qualsiasi medicinale contenga questo principio attivo è attenzionato e oggi non disponibile sul mercato“.

I medici di fatto, almeno per il momento, ne hanno sconsigliato e vietato l’assunzione, anche per i pazienti che ne fanno uso abituale, inoltre esortano chiunque abbbia tali medicinali, a base di ranitidina, in casa, di cestinare i suddetti. Pare di fatto che la presenza di una sostanza, secondo gli studiosi, possa provocare degli effetti collaterali a lungo termine, soprattutto se l’assunzione del farmaco appare essere cronica, o di lunga terapia farmacologica.

La sostanza in questione è la N-nitrosodimetilammina (Ndma), la quale sostanza ha lasciato supporre che possa essere, a seguito di un assunzione continua e duratura, cancerogena. Ciononostante l’Aifa ha tranquillizzato gli animi di coloro che, dall’oggi al domani, si ritrovano a dover sospendere immediatamente la terapia, restando quindi senza copertura terapeutica, a tal proposito infatti, l’agenzia comunica: “Sono disponibili in commercio altri medicinali con le stesse indicazioni terapeutiche, pertanto i pazienti che assumono medicinali a base di ranitidina devono rivolgersi al proprio medico per discutere la possibilità di una terapia alternativa“.

Le misure correttive dei lotti in questione sono già in atto, secondo l’agenzia del farmaco, pare che la circolare sia stata diramata anche in tutta la comunità europea, ai fini di valutare il grado di contaminazione del farmaco in questione, e soprattutto per evitare l’assunzione continua del principio attivo.

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