È in arrivo una novità molto importante per le persone affette da sindrome di Alzheimer e demenza senile e per le loro famiglie. A Monza verrà costruito il primo villaggio italiano dedicato totalmente all’assistenza di coloro che soffrono di questa malattia; l’obiettivo è quello di garantire loro appartamenti protetti (dal momento che vi sarà un controllo da parte degli operatori incaricati e dal momento che essi riceveranno le cure necessarie), ma anche una vita quotidiana il più possibile normale e autonoma, dando loro la possibilità di andare il piazza, nei negozi, al cinema, in chiesa, dal parrucchiere…
Il villaggio si chiamerà “Il Paese ritrovato”. Basandosi sul progetto, curato dallo studio La Meridiana e progettato dall’architetto Giovanni Ingrao, il villaggio, circondato da alberi e vialetti, si estenderà su una superficie di 13.500 metri quadrati e sarà costituito da 4 palazzine, le quali ospiteranno 8 appartamenti da 420 metri quadrati, abitati da otto anziani ciascuna.
Il direttore della cooperativa La Meridiana, Roberto Mauri, ha dichiarato: “È il ribaltamento delle cure che tradizionalmente venivano riservate a pazienti di questo tipo. Solitamente una volta ricoverate queste persone tendono a fuggire o diventano violente, vengono quindi sedate e contenute, costrette spesso in carrozzina perché non si facciano male. In questo modo vogliamo invece proporre loro una vita il più normale possibile, lontani dallo stress e godendo di tutta la libertà che avrebbero stando a casa loro, ma alleviando le famiglie dell’immane peso di dover gestire da soli malati di questo tipo”.
Questo nuovo modello di assistenza sarà supervisionato a livello scientifico dal CNR, dal Politecnico di Milano e dalla Fondazione Golgi Cenci.
La spesa, pari a circa 8 milioni di euro, è stata finanziata già per 6 milioni e mezzo da alcuni imprenditori monzesi, dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza.
Una struttura simile a quella che si intende realizzare a Monza è presente in Europa solo a Weesp, in Olanda, dove ha ottenuto un grandissimo successo, registrando meno stress, un minor uso di farmaci e una maggiore serenità per i pazienti.