Prezzi scandalo per farmaci salvavita: in Italia rincarati del 1500%

Un'indagine dell'Antitrust ha messo a nudo una verità sconcertante per quel che riguarda la vendita di farmaci salvavita in Italia: i prezzi sono stati rincarati fino al 1500% rispetto al costo di listino.

Prezzi scandalo per farmaci salvavita: in Italia rincarati del 1500%

I farmaci salvavita sono l’ultima speranza che si frappone tra un malato grave e la possibilità di guarigione, e spessevolte rappresentano l’ultima ancora di salvezza per pazienti affetti da patologie potenzialmente letali. Ma il business dei medicinali non guarda in faccia ai malati, si sa, e tanto più una persona è disperata e bisognosa di cure, quanto più sarà disposta a pagare per ottenerle.

E’ stato questo il ragionamento alla base dei rincari incrementali applicati dalla multinazionale Aspen Pharma ai farmaci salvavita dedicati a pazienti oncologici vecchi e bambini, che ha reso sempre più inaccessibili le cure a chi non disponde di grandi quantità di denaro. Tuttavia l’Autorità Antitrust ha recentemente esaminato i rincari in questione, accusando la Aspen di avere applicato “prezzi iniqui” per i medicinali commercializzati.

L’indagine shock ha infatti rilevato come la multinazionale farmaceutica abbia – al netto delle documentazioni – operato dei rincari estremi e totalmente fuori mercato, come spiegato dall’Antitrust: “Dopo avere acquistato da GlaxoSmithKline il pacchetto di farmaci antitumorali, il cui brevetto era scaduto da decenni, Aspen ha avviato una negoziazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) volta esclusivamente ad ottenere ingenti aumenti di prezzo, pur in assenza delle necessarie giustificazioni economiche“.

In altre parole, la Aspen Pharma ha deciso di speculare apertamente sulla vita dei malati oncologici aumentando i prezzi dei propri medicinali al solo scopo di incrementare il margine di profitto, scatenando le ire dell’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In questo modo infatti la società, con sede alle Mauritius, ha aumentato il prezzo di vendita dei farmaci fino al 1.500% rispetto al loro costo iniziale.

A causa di ciò ed in seguito alla minaccia dell’interruzione delle forniture, l’Antitrust ha multato la multinazionale per 5 milioni di euro in base alla violazione dell’art. 102a del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, adducendo la seguente motivazione: “Ha seguito una strategia negoziale aggressiva, che ha raggiunto l’apice nella minaccia credibile di interruzione della fornitura diretta dei farmaci in Italia“.

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