Prendere 3 caffè al giorno diminuisce il rischio di diabete, ictus e malattie cardiache

Il caffè continua a essere oggetto di numerosi studi scientifici per i suoi effetti sulla salute. Questo studio, in particolare, fornisce nuove prove a favore del consumo moderato di caffè o caffeina come fattore di protezione contro diverse patologie.

Prendere 3 caffè al giorno diminuisce il rischio di diabete, ictus e malattie cardiache

Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism rivela che un consumo moderato di caffè e bevande contenenti caffeina può migliorare la salute metabolica, riducendo il rischio di sviluppare patologie come il diabete, la cardiopatia coronarica e l’ictus. Questa ricerca ha evidenziato che l’assunzione di caffè o caffeina, in quantità moderate, è collegata a una significativa riduzione del rischio di multimorbidità cardiometabolica (CM), cioè la coesistenza di almeno due patologie cardiometaboliche.

Secondo lo studio, il consumo di tre tazze di caffè al giorno, che corrispondono a circa 200-300 mg di caffeina, è associato a una riduzione del rischio di sviluppare patologie cardiometaboliche. Chaofu Ke, autore principale della ricerca e professore del Suzhou Medical College dell’Università di Soochow, in Cina, ha dichiarato: “Consumare tre tazze di caffè o 200-300 mg di caffeina al giorno potrebbe aiutare a ridurre il rischio di sviluppare multimorbidità cardiometabolica“. 

La ricerca ha riscontrato che coloro che assumono quantità moderate di caffè o caffeina hanno un rischio ridotto fino al 48,1% di sviluppare patologie cardiometaboliche rispetto a chi consuma meno di 100 mg di caffeina al giorno o non ne assume affatto. I risultati più significativi si sono manifestati tra coloro che consumavano regolarmente circa tre tazze di caffè al giorno, indicando che esiste una soglia ottimale di consumo per ottenere i benefici massimi.

I ricercatori hanno analizzato i dati della biobanca britannica, un vasto database con informazioni sanitarie su oltre 500.000 partecipanti di età compresa tra 37 e 73 anni. Il gruppo finale incluso nell’analisi comprendeva 172.315 persone senza patologie cardiometaboliche preesistenti per valutare l’effetto della caffeina, e 188.091 per esaminare il consumo di caffè e tè. 

I risultati dello studio mostrano che il consumo moderato di caffè o caffeina è associato a una riduzione del rischio di multimorbidità cardiometabolica in tutte le fasi di sviluppo di queste malattie. In particolare, i consumatori moderati di caffeina o caffè hanno mostrato un rischio inferiore rispetto ai non consumatori o a chi assumeva quantità più basse di caffeina.

Questo studio contribuisce a una crescente evidenza scientifica che suggerisce che l’assunzione di caffè e caffeina potrebbe essere una strategia utile per prevenire lo sviluppo di patologie cardiometaboliche. Il professor Chaofu Ke ha sottolineato: “I risultati sottolineano che promuovere il consumo moderato di caffè o caffeina come abitudine alimentare tra le persone sane potrebbe avere benefici significativi per la prevenzione della CM”. Tuttavia, è importante sottolineare che questi benefici sembrano essere limitati a un consumo moderato.

Il concetto di “consumo moderato” è cruciale per interpretare correttamente i risultati dello studio. Secondo i ricercatori, tre tazze di caffè al giorno (pari a 200-300 mg di caffeina) rappresentano un livello sicuro ed efficace per ottenere benefici senza rischi per la salute. È noto, infatti, che l’assunzione eccessiva di caffeina può avere effetti negativi, come aumento dell’ansia, disturbi del sonno e potenziali problemi cardiovascolari.

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