I pistacchi possono essere uno spuntino molto salutare, dal momento che sono ricchi di rame, manganese, selenio, zinco, riboflavina e vitamina E, che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. I pistacchi contengono anche vitamina B6, acido folico e ferro, che contribuiscono invece al normale funzionamento del sistema immunitario.
Secondo un recente studio, pubblicato su Plants e condotto da un team di ricercatori dell’Università di Messina, i polifenoli provenienti dai pistacchi coltivati negli Stati Uniti sarebbero in grado di frenare la crescita di batteri come Stafilococco aureo, Stafilococco Resistente alla Meticillina (MRSA), Listeria e il virus dell’Herpes simplex (HSV-1).
Lo Stafilococco aureo e lo Stafilococco Resistente alla Meticillina causano una serie di infezioni della pelle, delle vie respiratorie e delle articolazioni ossee, endocardite, batteriemia e sindrome da shock tossico. L’HSV-1, invece, è responsabile dell’herpes orale, dell’herpes labiale e di vesciche febbrili intorno alla bocca e sul viso.
Lo studio in questione ha dimostrato che alcune piante infettate dal virus HSV-1 sono state trattate poi con diverse concentrazioni di estratto di pistacchio e la concentrazione più alta dell’estratto ha condottp alla riduzione totale del virus. In precedenza altri studi hanno portato alla preparazione di estratti ricchi di polifenoli da pistacchi tostati e crudi; questi estratti sono stati testati su alcune coltivazioni batteriche per determinare la loro forza battericida: Stafilococco aureo e Listeria monocytogenes erano i ceppi più sensibili.
La Dott.ssa Giuseppina Mandalari dell’Università di Messina ha commentato: “Gli estratti di pistacchio potrebbero fornire un nuovo trattamento topico o orale contro le infezioni da HSV-1, così come una nuova strategia per superare i problemi legati ai ceppi resistenti ai farmaci. […] l’attività battericida degli estratti di pistacchio potrebbe essere utilizzata per aiutare a controllare la crescita di alcuni microrganismi negli alimenti potenzialmente in grado di migliorare la sicurezza alimentare e come applicazione per il trattamento topico dello Stafilococco aureo”.