Pillola anticoncezionale, una ricerca dimostra che restringe il cervello

Una ricerca, guidata da un team di esperti di New York, ha dimostrato come l'utilizzo della pillola contraccettiva abbia influenze sul cervello delle donne che la utilizzano.

Pillola anticoncezionale, una ricerca dimostra che restringe il cervello

Una notizia tanto inaspettata quanto, per fortuna, ancora da dimostrare completamente si sta diffondendo negli ultimi giorni: un team di esperti americani avrebbe dichiarato che l’uso della pillola anticoncezionale potrebbe restringere il cervello delle donne che la utilizzano. La parte cerebrale coinvolta, stando a quanto emerso dallo studio, sarebbe l’ipotalamo.

La notizia arriva da un team di ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine di New York, ed i risultati ottenuti sono stati presentati durante la riunione annuale della Radiological Society of Nord America (RSNA). Un resoconto della ricerca ha visto coinvolto l’ipotalamo che, con l’uso della pillola anticoncezionale, andrebbe a deteriorarsi restringendo la sua area.

L’ipotalamo è la parte del cervello responsabile della produzione di ormoni; ad essa sono collegate la regolazione dell’appetito, della temperatura corporea, dell’umore, della frequenza cardiaca, del desiderio sessuale e del ritmo del sonno. Fino ad oggi, però, stando a quanto dichiarato dal dottor Michael L. Lipoton, professore di radiologia presso l’Università che ha condotto lo studio, non erano disponibili metodi validi per l’analisi dell’ipotalamo; per questo motivo non erano ancora mai stati analizzati gli effetti della pillola sul cervello.

Le ultime tecnologie invece hanno permesso di andare a fondo della questione, convalidando dei nuovi metodi per calcolare il volume dell’ipotalamo, e sarebbero emersi dei dati preoccupanti. L’analisi avrebbe coinvolto 50 volontarie, di cui 29 non facevano uso di contraccettivi orali, mentre le restanti 21 si. Le risonanze magnetiche avrebbero dimostrato, secondo una dichiarazione del dottor Lipton: “Una drammatica differenza nelle dimensioni delle strutture cerebrali tra le donne che assumevano contraccettivi orali e quelle che non lo facevano“.

Il team di esperti, comunque, ha sottolineato che l’assunzione del contraccettivo, malgrado il restringimento dell’ipotalamo, non avrebbe limitato le prestazioni cognitive in alcun modo. Gli stessi, dichiarano i risultati “preliminari“, in attesa di una conferma che potrà avvenire solo dopo ulteriori indagini.

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