Pesticidi e inquinanti aumentano il rischio di celiachia

Secondo una recente ricerca della NYU Grossman School of Medicine, esiste una relazione tra diagnosi di celiachia ed esposizione a pesticidi e inquinanti.

Pesticidi e inquinanti aumentano il rischio di celiachia

La celiachia, che nel nostro Paese colpisce 400-600 mila soggetti (una persona ogni 100-150 abitanti), è un‘intolleranza permanente al glutine, una proteina collante. Al consumo di cereali contenenti glutine, come il frumento, la segale, il farro e l’orzo, l’intestino tenue si infiamma per via della distruzione dei villi intestinali, fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti.

Secondo un recente studio osservazionale, pubblicato su Environmental Research e condotto da un team di ricercatori della NYU Grossman School of Medicine, esiste un legame tra la celiachia e gli inquinanti chimici a cui ogni giorno siamo esposti. Per giungere a questa importante conclusione i ricercatori hanno esaminato i livelli di sostanze tossiche presenti nel sangue di 30 bambini e giovani adulti, con età compresa tra i 3 e i 21 anni, i quali avevano di recente ricevuto la diagnosi di celiachia presso l’Ospedale pediatrico Langone Hassenfeld di New York.

I risultati sono stati confrontati con quelli di altri 60 ragazzi di età, etnia e genere simili. Gli scienziati si sono così accorti che alti livelli di sostanze chimiche tossiche nel circolo ematico corrispondono a un rischio superiore di celiachia. In particolare, il rischio è risultato raddoppiato negli individui con concentrazioni sieriche più elevate del pesticida diclorodifenildicloroetilene (DDE).

Ma non finisce qui. Infatti i ricercatori hanno individuato anche differenze tra i due sessi: per il sesso femminile, che rappresenta la maggior parte dei casi di celiachia, esporsi a pesticidi equivale ad un rischio aumentato di ben otto volte di sviluppare la malattia. E ancora, le ragazze con alti livelli sierici di Sostanze Perfluoroalchiliche (PFAS), che si trovano in alcune padelle antiaderenti, avevano da cinque a nove volte più probabilità di essere celiache.

Jeremiah Levine, gastroenterologo pediatrico e ricercatore senior dello studio, ha commentato: “Il nostro studio stabilisce il primo legame misurabile tra esposizione ambientale a sostanze chimiche tossiche e celiachia. Questi risultati sollevano anche la questione se esistano potenziali collegamenti tra questi prodotti chimici e altre malattie autoimmuni intestinali, tutto questo merita un attento monitoraggio e ulteriori studi”.

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