Pericolo per le donne: una su due rischia l’infarto dopo i 50 anni, utile la prevenzione

Per le donne il rischio di infarto è molto elevato a partire dai cinquant'anni: una su due potrebbe soffrire di un disturbo al cuore anche fatale; importante è la prevenzione, sapendo che le prime cause dei problemi cardiaci sono lo stress ed il fumo.

Pericolo per le donne: una su due rischia l’infarto dopo i 50 anni, utile la prevenzione

La Società Italiana di Cardiologia mette in guardia le donne dal rischio infarto: superati i 50 anni, l’universo femminile rischia di essere assorbito dal buco nero degli infarti, secondo dei dati preoccupanti raccolti sulle tendenze dello stato di salute e dei problemi al cuore degli ultimi anni, che comprendono sia i dati che riguardano le donne che quelli degli uomini.

Ben più di una donna su due, il 55%, rischia di soffrire di infarto, sia di basso impatto (non fatale) che invalidante fino a quello fatale. Gli uomini, invece, sono soggetti “solo” al 43% a questa patologia dopo i cinquant’anni. La ricerca, promossa assieme all’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, riscontra facilmente nelle sue conclusioni le cause di questa disparità.

Le donne, con un pregiudizio infondato, ritengono l’infarto una patologia tipicamente maschile, “privilegiando” l’attenzione e la prevenzioni sugli organi femminile. La mancata attenzione e il monitoraggio scarso di questa malattia improvvisa da parte delle signore porta a spiegare così il dato tanto differente tra l’incidenza dell’infarto tra le donne e gli uomini. Lo stress ed il fumo sono i maggiori fattori che portano all’infarto, specialmente tra le donne che non privilegiano l’attività fisica.

Proprio per questa occasione, dal 29 gennaio al 4 febbraio 2018, a Napoli, si svolgera una serie di convegni e incontri intitolati “Cuore di Donna”, una manifestazione organizzata dalla Fondo Mario e Paola Condorelli, in memoria del professor Condorelli. In questa occasione illustri medici e cardiologi parleranno e metteranno in campo le cause dell’incidenza degli infarti nella donna e le soluzioni per migliorare la situazioni.

Il professor Trimarco, uno dei cardiologi che interverrà a “Cuore di Donna”, spiega la situazione in Campania e mette in luce che i fattori di rischio, come la sedentarietà e l’obesita sono in costante aumento, ma illustra come questi dati siano in linea con quelli mondiali per l’incidenza degli infarti nei due sessi. Il 51% delle donne campane non svolge attività fisiche particolari, contro il 42% degli uomini, dati quasi parificabili (55% contro 43%) con quelli della cadenza dei problemi cardiaci, che perciò fanno riflettere.

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