Creati per la prima volta al mondo spermatozoi umani in vitro. Questa notizia sorprendente giunge da una ricerca condotta dai ricercatori dell’Istituto di Genomica Funzione di Lione, in Francia, in collaborazione con la start up del Centro nazionale ricerche francese Kallistem. La scoperta è stata pubblicata dalla rivista “Cell”.
Gli spermatozoi, i gameti sessuali maschili, sarebbero stati ottenuti utilizzando del tessuto prelevato dai testicoli di un uomo sterile. Questa tecnica potrebbe essere utilizzata in futuro per preservare la fertilità di bambini che si devono sottoporre a terapie piuttosto forti, come la chemio, oppure nei casi di infertilità accertata per le fecondazioni in vitro.
La ricercatrice Isabelle Cuoc si è sbilanciata e ha addirittura detto che nell’arco dei prossimi cinque anni potrebbero già nascere i primi centri che mettono a disposizione questa tecnica innovativa.
Carlo Foresta, docente di Endocrinologia e Andrologia dell’università di Padova, ha affermato che, se sarà confermato successivamente l’esito positivo della ricerca, ci si troverà di fronte ad un successo straordinario, dal momento che “nelle sperimentazioni riportate fino ad oggi in vitro per quanto riguarda i gameti si era arrivati soltanto allo spermatide, cioè il passaggio prima che la cellula diventi spermatozoo. Lo spermatozoo è il punto di finale di una serie di divisioni cellulari che a un certo punto devono dimezzare il corredo cromosomico e modificare completamente la morfologia, dalle classiche cellule tonde diventano la cellula lanceolata con la testa, la coda e l’apparato di motilità, per questo è molto difficile da raggiungere”. Infatti un gruppo di ricercatori giapponesi nel 2011 aveva ottenuto solo dei precursori degli spermatozoi (precursor germ cell, PGC), dimostrando soltanto che queste cellule possono dare origine a spermatozoi funzionali e sani.
Il professor Redi, genetista e docente di Biologia dello sviluppo all’Università di Pavia, lancia però un dubbio su questo progresso, attraverso le seguenti parole: “Nessun problema sull’ipotesi di trattare un uomo sterile (a patto che i gameti ottenuti siano sicuri), ma bisognerà affrontare il discorso delle nuove forme di genitorialità: monogenitore, coppia omosessuale. È bene cominciare adesso a parlare di questi temi, dato che non siamo ancora nella pratica clinica ma solo nella fase di ricerca. Un giorno sarà anche possibile creare sperma dalle cellule di una donna e uova dalle cellule di un uomo, insomma che un individuo faccia un figlio “da solo”. Ma qui è necessario aprire riflessioni molto profonde”.