A meno di un mese dall’inizio dell’anno scolastico per gli studenti italiani, una polemica che riguarda i pesanti orari scolastici viene sollevata dagli scienziati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti. Di recente questi hanno infatti affermato che la scuola inizia troppo presto in termini di orari per i bioritmi di bambini e soprattutto di adolescenti, costretti, a causa della sveglia che suona troppo presto, ad una frenetica doccia, ad una frenetica colazione e a corse per arrivare in orario in classe. Conducendo questa vita per la maggior parte dei mesi dell’anno, i bambini e in particolare i ragazzi, che solitamente sono quelli che vanno a letto più tardi, non sono in grado di accumulare il necessario quantitativo di riposo (circa 9 ore a notte) e quindi sono facile preda di:
- problemi di salute (depressione, emicranie, sovrappeso, obesità), legati allo stare troppo tempo seduti in luoghi chiusi e alla mancanza di attività fisica;
- pessime abitudini (uso di fumo, alcool, sostanze stupefacenti);
- scarso rendimento nello studio.
I dati del 2011 e del 2012 raccolti dal Dipartimento dell’Educazione Usa ci mostrano che, su un campione di 397000 scuole pubbliche, meno di una scuola secondaria di primo e di secondo grado su cinque inizia dopo le 8.30 e che in media le lezioni iniziano alle 8.03. L’ideale invece sarebbe spostare la campanella in avanti di qualche ora, perché “Fino alle 10 i giovani sono ancora nella fase del risveglio, dunque non vanno mai programmati compiti in classe o spiegazioni complesse. Gli alunni capiranno meglio la spiegazione dalle 11 all’una”, dicono gli esperti.
Gli esperti dei Cdc, di fronte all’evidenza, non possono che dare semplicemente dei consigli per sentirsi più riposati e in forma, tra cui:
- fissare orari regolari per andare a letto e svegliarsi, senza grosse variazioni nei weekend;
- ridurre la luce prima di dormire, non solo quella delle lampade ma anche quella dei dispositivi elettronici come pc, telefonini e tablet.