Patatine fritte: a rischio cancro i soggetti che ne abusano

Una nuova ricerca conferma che le patatine fritte se consumate più di due volte a settimana aumentano il rischio di cancro perché si formano sostanze cancerogene.

Patatine fritte: a rischio cancro i soggetti che ne abusano

Sono tante le ricerche e gli studi che si sono occupati delle patatine fritte e dei rischi legati al loro consumo eccessivo. Le conclusioni che sono emerse sono abbastanza incredibili e sono alquanto brutte. Quelle che fanno più male di tutte sono le patatine fritte surgelate. 

Lo studio è stato pubblicato da American Chemical Society e stando a quanto hanno pubblicato non solo comporterebbero un aumento delle probabilità di ammalarsi di cancro, ma creerebbero anche dipendenza. Ciò che rende pericolose proprio quelle surgelate sono il doppio processo di cottura. 

Rischio cancro e dipendenza

Il doppio processo di cottura per le patatine fritte surgelate comporterebbe la formazione di sostanze cancerogene; la più pericolosa di queste ultime è chiamata acrilamide, una sostanza molto conosciuta agli esperti.
Le patatine fritte, invece, preparate direttamente in casa anche se sono leggermente più “salutari”, perché più fresche, sono comunque molto dannose per la salute.

 Il rischio di mortalità aumenta a causa delle sostanza cancerogene e le probabilità si moltiplicano drasticamente se queste vengono consumate più di due volte a settimana.

Nonostante ciò, gli scienziati hanno trovato una porzione ideale che non dovrebbe comportare conseguenze per la salute. Secondo questi studiosi, si possono mangiate 6 patatine ma accompagnate da un’insalata. Quando assumiamo questo alimento, gli amidi si trasformano in zuccheri ed entrano in circolo nel sangue molto velocemente.

Continua a leggere su Fidelity News